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Sono la nonna di un nipotino di sette anni con tendenza a giochi e travestimenti femminili. Tra l’altro gioca sempre e solo con le femmine. Mi chiedo: come comportarmi? È opportuno intervenire, correggere, oppure è più efficace per il bambino lasciare che sfoghi le manifestazioni perché crescendo l’inclinazione scomparirà? Sono preoccupata, poiché penso che tale tendenza sia una predisposizione che si accentuerà negli anni. Grazie.
— Cara Lucia, a sette anni i bambini possono avere tendenza a giochi e travestimenti femminili per motivi vari. Perché hanno più familiarità con il mondo delle donne, essendo magari figli unici che passano gran parte del loro tempo libero insieme a mamma, nonne e zie. Perché hanno un’attitudine naturale a prendersi cura degli altri e quindi sono molto più portati per il gioco con pupazzi e bambole piuttosto che con il pallone. A volte svolgono attività con altre femmine perché sono più capaci di intrattenere amicizia con loro o perché hanno avuto una brutta esperienza pregressa nel gioco con i maschi (sono stati trattati male da qualcuno o vittima di bullismo).
Inoltre, quando noi parliamo di giochi e travestimenti femminili, utilizziamo categorie e codici che per i bambini potrebbero non assumere il medesimo nostro significato. Per esempio, sono tantissimi i bambini che giocano oggi con una cucina e si improvvisano “chef” con pentolini e posate di plastica. Questo gioco trent’anni fa, quando io ero bambino, sarebbe stato impossibile per me. Per i miei figli invece è stato all’ordine del giorno. Intuisco però dalle tue parole che tu temi che negli atteggiamenti del tuo nipotino ci siano le prime tracce di “un’inclinazione” (utilizzo le tue parole) che potrebbe non scomparire nel tempo. Ti inviterei a non vivere con così tanta angoscia questo aspetto. Le ricerche affermano che nella quasi totalità dei bambini che hanno una forte propensione a immedesimarsi in comportamenti e attitudini appartenenti al genere opposto, essa scompare spontaneamente prima dell’adolescenza.
Inutile perciò adesso pensare cosa succederà nel futuro. Puoi confrontarti anche con il suo pediatra, che già da ora saprà rassicurarvi e dirvi come stare vicini al vostro bambino senza che la voglia che lui faccia ciò che voi vi aspettiate, invece che sostenerne la crescita e il normale sviluppo rischi di trasformarsi in un fattore negativo che lo confonde ancora di più, mettendogli ansia e facendolo sentire sbagliato e inadeguato. Potete leggere con lui Così sei fatto tu (Erickson), un libro che ho scritto sul tema dell’educazione di genere e per discutere con i bambini tutto ciò che è connesso al concetto di “maschile” e “femminile”.
LUCIA
— Cara Lucia, a sette anni i bambini possono avere tendenza a giochi e travestimenti femminili per motivi vari. Perché hanno più familiarità con il mondo delle donne, essendo magari figli unici che passano gran parte del loro tempo libero insieme a mamma, nonne e zie. Perché hanno un’attitudine naturale a prendersi cura degli altri e quindi sono molto più portati per il gioco con pupazzi e bambole piuttosto che con il pallone. A volte svolgono attività con altre femmine perché sono più capaci di intrattenere amicizia con loro o perché hanno avuto una brutta esperienza pregressa nel gioco con i maschi (sono stati trattati male da qualcuno o vittima di bullismo).
Inoltre, quando noi parliamo di giochi e travestimenti femminili, utilizziamo categorie e codici che per i bambini potrebbero non assumere il medesimo nostro significato. Per esempio, sono tantissimi i bambini che giocano oggi con una cucina e si improvvisano “chef” con pentolini e posate di plastica. Questo gioco trent’anni fa, quando io ero bambino, sarebbe stato impossibile per me. Per i miei figli invece è stato all’ordine del giorno. Intuisco però dalle tue parole che tu temi che negli atteggiamenti del tuo nipotino ci siano le prime tracce di “un’inclinazione” (utilizzo le tue parole) che potrebbe non scomparire nel tempo. Ti inviterei a non vivere con così tanta angoscia questo aspetto. Le ricerche affermano che nella quasi totalità dei bambini che hanno una forte propensione a immedesimarsi in comportamenti e attitudini appartenenti al genere opposto, essa scompare spontaneamente prima dell’adolescenza.
Inutile perciò adesso pensare cosa succederà nel futuro. Puoi confrontarti anche con il suo pediatra, che già da ora saprà rassicurarvi e dirvi come stare vicini al vostro bambino senza che la voglia che lui faccia ciò che voi vi aspettiate, invece che sostenerne la crescita e il normale sviluppo rischi di trasformarsi in un fattore negativo che lo confonde ancora di più, mettendogli ansia e facendolo sentire sbagliato e inadeguato. Potete leggere con lui Così sei fatto tu (Erickson), un libro che ho scritto sul tema dell’educazione di genere e per discutere con i bambini tutto ciò che è connesso al concetto di “maschile” e “femminile”.



