Il Zimbabwe è stata approvata una proposta di legge per abolire la pena di morte. Il presidente Emmerson Mnangagwa, che in passato è stato condannato a morte dal regime, si è sempre detto contrario a questa pratica: la sua firma è considerata un passaggio formale.

Fino ad oggi la pena capitele è legale in una decina di stati africani e in 55 Stati nel mondo: nel 2004, ovvero vent’anni fa, erano 76. L’ultimo stato africano ad aver abolito la pena di morte era stato lo Zambia, due anni or sono nel 2022, preceduto a sua volta dalla Repubblica Centroafricana, dalla Sierra Leone, dal Ciad e dal Burkina Faso.

Mnangagwa era stato condannato nel 1965 per aver fatto esplodere un treno l’anno precedente, durante la guerra d’indipendenza dello Zimbabwe dal regime: aveva 21 anni, venne prima arrestato e poi torturato, e la sua condanna a morte venne successivamente commutata in 10 anni di carcere per via della sua giovane età. Emmerson Mnangagwa è presidente dello Zimbabwe dal 2017 e negli ultimi anni ha più volte utilizzato i propri poteri presidenziali per approvare amnistie e commutare le pene di morte in ergastoli. Attualmente nello Zimbabwe le persone condannate a morte sono oltre 60, ma è dal 2005 che non si eseguono le condanne.

Secondo il Death Policy Information Center, dieci dei 15 paesi che hanno abolito la pena di morte per tutti i crimini dal 2015 a oggi si trovano in Africa: Repubblica del Congo, Ciad, Burkina Faso Guinea, Benin, Sierra Leone, Madagascar, Guinea Equatoriale Repubblica Centrafricana e Zambia. A questi vanno aggregati il Ghana e il Kenya che l’hanno abolita per alcuni crimini. Sul fronte opposto la Repubblica democratica del Congo (da non confondere con la suddetta Repubblica del Congo) che lo scorso marzo ha revocato la moratoria in vigore da una ventina d’anni.

Nel continente restano maglia nera delle esecuzione per condanna a morte Somalia ed Egitto, gli unici due stati che nel 2023 hanno applicato le sentenze di morte nel continente africano. Il primo con ben 38 esecuzioni eseguite, il secondo con 8, in calo rispetto alle 24 dell’anno precedente.

Secondo Amnesty International, nel 2023 sono state eseguite 1.153 condanne a morte, più delle 883 eseguite nel 2022. Il paese che ne esegue di più è la Cina, insieme a Iran e Arabia Saudita.