Mario Monti sembra essere entrato e accolto nelle case degli italiani con molta naturalezza. Secondo un sondaggio del Barometro Politico dell’Istituto nazionale di ricerche Demopolis, il neosenatore a vita, e quasi certamente prossimo presidente del Consiglio incaricato, risulta noto a circa due terzi degli italiani. Il suo dato di conoscenza è cresciuto di 24 punti percentuali nelle ultime quattro settimane, passando dal 43% al dato odierno del 67%.

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      Dell’ex commissario dell’Unione Europea, secondo un’altra indagine di Dempolis per l’Espresso, si fida la maggioranza assoluta degli italiani. Di questi il 78% ne riconosce la competenza in campo economico e la credibilità acquisita in campo europeo e internazionale.

     I tempi della politica non sono mai stati così veloci e a dettarli è certamente il Capo dello Stato, con la sua mossa a sorpresa: la nomina di Monti a senatore a vita. Una procedura mai ricordata negli annali storici. Tra l’altro sarebbe la prima volta nella storia parlamentare che un senatore a vita viene nominato presidente del Consiglio e non viceversa. E Monti ormai parla da presidente del Consiglio: “L’Italia ha un lavoro enorme da fare. La crescita richiede riforme strutturali”.



    

Obama, Sarkozy e Angela Merkel hanno telefonato a Napolitano. Mancano poche ore alla formazione di un “Governo del Presidente” e i nomi dei futuri ministri continuano a girare: Giuliano Amato (Interni), Franco Frattini (Esteri),  Fabrizio Saccomanni (Economia), Francesco Profumo (Istruzione). La lista dei ministri dovrebbe essere pronta per domenica sera in modo da presentarsi con un esecutivo lunedì prossima alla riapertura dei mercati ed evitare altri tracolli borsistici.