Siamo alle solite. Un ragazzo obeso di soli 14 anni subisce una violenza umiliante e inaudita da tre 24enni e oltre allo sconcerto per la vicenda ci tocca sentire scoprire che c'è di peggio.
Ci sono le parole dei genitori degli autori della violenza di cui solo uno è in stato di fermo. Parole che fanno davvero impressione. Come è possibile che una madre e un padre possano davvero chiamare scherzo quello che ha subìto il ragazzo ricoverato in gravi condizioni e ripetere la solita nenia di chi davanti alla realtà si ostina a definire il figlio un bravo ragazzo?

Un bravo ragazzo di 24 anni che non ha esitato a insultare un adolescente per il suo aspetto fisico e soprattutto non ha esitato ad abbassargli i pantaloni, prendere un tubo d'aria compressa e soffiare in maniera così forte da provocare lacerazioni gravissime all'intestino.

Ed è quindi sconcertante vedere la madre di questo adulto, perché a 24 anni si è adulti e della mamma che ti protegge non ci dovrebbe più essere bisogno, intervistata chiamare "scherzo" l'atto del figlio e parlare di lui come di una vittima di una grave ingiustizia ("perché solo lui è stato fermato?" si domanda incredula la donna). E un padre parlare di un gioco "che non si doveva fare" ma commesso perché, il bravo ragazzo, "non si rendeva conto della gravità".

Bisogna quindi stendere un pietoso velo sulle loro parole ma resta il dubbio  se nascano dall'ignoranza, dallo shock della situazione, dalla pressione del giornalista di turno che spinge a profferire frasi sconsiderate o, ahimé, dall'italica indole a difendere e proteggere comunque e a ogni costo il bravo ragazzo che si è messo al mondo. Facendo così sempre e solo il suo male.