Ci sono momenti in cui la cronaca lascia muti e attoniti. Come in questi giorni, proprio quelli che precedono il Natale, festa per eccellenza della famiglia, quando sfogliando le pagine dei giornali l’elenco di stragi familiari e figlicidi si sussegue, facendoci rabbrividire e lasciandoci in balia di interrogativi enormi, senza soluzione di continuità.

Se
sabato 29 novembre a Santa Croce Camerina (Ragusa), Loris Stival, un bimbo di otto anni, scompare da scuola e poche ore dopo verrà ritrovato morto in un canalone. Sequestro di persona e omicidio volontario; assenza di segni di violenza a scopo sessuale: sono questi i punti fermi della Procura di Ragusa. È stato strangolato e poi gettato nel canalone dove è stato trovato, dice l’autopsia. Il cerchio nei giorni si stringe intorno alla madre. 

E ancora, martedì 9 dicembre, a Numana (Ancona), un negoziante 38enne, Daniele Antognoni, uccide Paula Corduneanu, la moglie romena da cui si stava separando, e il figlioletto, Christian, di 5 anni. Poi si suicida. L’uomo spara 5 o 6 colpi di pistola, una Beretta calibro 9×21, regolarmente denunciata. La prima a morire è la donna, colpita al torace. Dopo aver sparato al bambino, si punta l’arma contro e si uccide. Antognoni deteneva un porto d’armi.

Una violenza che attraversa tutta l'Italia da nord a sud, da est a ovest. Mercoledì 10 dicembre a Rapallo (Genova), Alessio Loddo uccide la moglie con quattro coltellate, poi afferra suo figlio di un anno e, con lui, si getta dal quinto piano della palazzina dove vive con la moglie Gisella Mazzoni, il piccolo Francesco e due cani. Finisce così un’intera famiglia, con un omicidio-suicidio annunciato con un sms alla sorella di Loddo: "La uccido poi uccido me stesso". E così ha fatto.  

Infine, ieri, giovedì 11 dicembre Saremo (Imperia) Natalia Sotnikova, quarantenne russa in vacanza al Grand Hotel del mare da una settimana insieme al compagno (che non è padre del bambino) confessa l’omicidio del figlio, un bimbo di nove mesi. «L'ho portato al largo, l'ho gettato in mare, temevo avesse una grave malattia». Nonostante le ricerche di carabinieri e vigili del fuoco nella zona indicata dalla madre, davanti alla spiaggia di Bussana, nei pressi di Sanremo, del piccolo non c’è ancora traccia.