«Ce l’ha regalata senza dirci niente, non ha voluto un compenso. Ora una grande stampa campeggia nel nostro salone di viale Monza a Milano». È l’incredibile storia della foto donata da Oliviero Toscani a Pane quotidiano nel 2018, per i 120 anni dell’associazione: due giovani cuochi sorridenti, una dalla pelle nera e uno dalla pelle bianca, abbracciati e sporchi di farina, tengono stretta fra le mani una pagnotta. Un’immagine potente, rilanciata sui social dalla onlus per salutare il celebre artista morto il 13 gennaio: «Questa è la foto donata da Oliviero Toscani a Pane Quotidiano per i nostri 120 anni. Sarà per sempre segno e memoria. Grazie».
A ripercorrere la vicenda è Pier Maria Ferrario, da 25 anni presidente della onlus che a Milano offre gratuitamente cibo a quanti ne hanno bisogno: «Ce la mandarono due amici che erano in contatto con lui, ma non sappiamo perché Toscani l’abbia fatta né cosa volesse raccontare».
Nessun ingaggio, quindi. E nemmeno nessun contatto: il fotografo – racconta sempre il presidente – fece tutto di sua iniziativa, senza pretendere nulla in cambio. «Gli scrivemmo per ringraziarlo e ci fece sapere che un giorno sarebbe passato. Ma non passò mai: non ci siamo mai visti né conosciuti».
Tant’è, l’immagine corrispondeva pienamente ai principi di Pane quotidiano e oggi ne è diventata un po’ l’icona: oltre che nel salone della sede di viale Monza, fa bella mostra di sé anche nella home page del sito dell’associazione. Chiude Ferrario, quasi stupito della curiosità nata attorno allo scatto: «Noi non facciamo politica, aiutare tutti senza guardare in faccia nessuno: la foto non fa altro che integrare il nostro motto».