PHOTO
Per non ridursi a un concetto vuoto, la memoria storica ha bisogno di essere nutrita di parole, certo, ma anche di immagini, contatti, luoghi. Ha bisogno insomma di farsi esperienza. Da dieci anni il Treno della memoria si prefigge proprio questo obiettivo: spiegare ai ragazzi che cosa è stato l’Olocausto, affidandosi non a ragionamenti e discussioni – sempre insidiati dalla retorica – ma a un viaggio.
Il primo Treno della memoria partì 10 anni fa, il 27 gennaio del 2005, e fino ad oggi ha portato a visitare i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau circa 22 mila ragazzi di un’età compresa fra i 17 e 25 anni, provenienti da tutte le regioni italiane. Nel 2015 ricorrono due importanti anniversari: il settantesimo della liberazione del campo e il decennale del Treno della memoria.
Per questo Terra del fuoco, l’associazione con sede a Torino che promuove l’iniziativa, impegnata a elaborare percorsi di cittadinanza attiva, per l’edizione 2015 ha voluto fare le cose in grande. Saranno coinvolti i ragazzi di dieci regioni italiane: Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino, Friuli, Calabria, Puglia, Lazio, Lombardia, Sicilia e Sardegna.
Il primo convoglio partirà proprio il 27 gennaio, Giornata della memoria, con 650 ragazzi provenienti dalla Puglia. Sono poi previste altre tre partenze: il 18 febbraio dal Trentino, il 27 dalla provincia di Torino, il 7 marzo dalla città.
Quello che sono chiamati a vivere questi giovani non è una gita scolastica, bensì un pellegrinaggio laico, un’occasione di conoscenza, un’esperienza di memoria, preparata in classe da una serie di incontri. Il viaggio prevede alcune tappe intermedie: Cracovia, città simbolo della Shoah; il Ghetto ebraico; il quartiere ebraico di Kazimierz e la fabbrica di Shindler.
Il primo Treno della memoria partì 10 anni fa, il 27 gennaio del 2005, e fino ad oggi ha portato a visitare i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau circa 22 mila ragazzi di un’età compresa fra i 17 e 25 anni, provenienti da tutte le regioni italiane. Nel 2015 ricorrono due importanti anniversari: il settantesimo della liberazione del campo e il decennale del Treno della memoria.
Per questo Terra del fuoco, l’associazione con sede a Torino che promuove l’iniziativa, impegnata a elaborare percorsi di cittadinanza attiva, per l’edizione 2015 ha voluto fare le cose in grande. Saranno coinvolti i ragazzi di dieci regioni italiane: Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino, Friuli, Calabria, Puglia, Lazio, Lombardia, Sicilia e Sardegna.
Il primo convoglio partirà proprio il 27 gennaio, Giornata della memoria, con 650 ragazzi provenienti dalla Puglia. Sono poi previste altre tre partenze: il 18 febbraio dal Trentino, il 27 dalla provincia di Torino, il 7 marzo dalla città.
Quello che sono chiamati a vivere questi giovani non è una gita scolastica, bensì un pellegrinaggio laico, un’occasione di conoscenza, un’esperienza di memoria, preparata in classe da una serie di incontri. Il viaggio prevede alcune tappe intermedie: Cracovia, città simbolo della Shoah; il Ghetto ebraico; il quartiere ebraico di Kazimierz e la fabbrica di Shindler.



