Si chiama cucina cromatica. La sua filosofia? Proporre piatti sani e gustosi, ma soprattutto variopinti. Non solo perché l’occhio vuole la sua parte anche a tavola: il colore dei cibi, a chi sa leggerlo, «può rivelare la presenza di specifiche sostanze dette phytochymichals, che hanno particolari funzioni nel nostro organismo». Spiega Alessandra Obblili, medico nutrizionista.
«La caratteristica fondamentale di un corretto programma nutrizionale», continua la dottoressa, «è la presenza di alimenti multicolore. C’è molta differenza nel trovarsi davanti ad un piatto mono o bicolore piuttosto che una portata variopinta: l’umore cambia, si mangia più volentieri e l’alimentazione corretta non è più vista come una privazione, ma come la scoperta di piatti nuovi e appetitosi».
Le gradazioni cromatiche fondamentali sono cinque: rosso, giallo-arancio, verde, blu-viola e bianco, una tavolozza di salute e bontà che colora frutta e verdura.
L’Organizzazione mondiale della Sanità ne prescrive 5 porzioni al giorno e variare resta sempre fondamentale.
Aiutatevi con i colori per scegliere un menù ricco di fantasia e vitalità.


