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«È a tradizione, la certezza che, ancora una volta, il sovrano ci sarà e sarà incoronato secondo un rito che dura da oltre mille anni e che attirerà migliaia di sudditi lungo le strade di Londra. Per il Paese sarà un momento di grande unità nazionale e, mentre il mondo sta cambiando, i reali saranno lì, un punto fisso della nostra vita».
George Gross, 33 anni, docente di Storia e Teologia al King’s College di Londra, studia da sempre questa cerimonia antichissima e sacra che paragona a un matrimonio, mentre «il fidanzamento», spiega, «è il passaggio del potere da un sovrano a quello successivo, che avviene subito, al momento della morte di un re o di una regina. Proprio come succede in un matrimonio, il sovrano prenderà dei voti. Si impegnerà a governare secondo la legge, a esercitare la giustizia con misericordia e a preservare la Chiesa d’Inghilterra».
Si è parlato tanto di un olio speciale, per l’unzione del sovrano, preparato, di nascosto, da un farmacista di Hull, nel Nord dell’Inghilterra.
«Re Carlo ha deciso di interrompere questa tradizione e di far arrivare l’olio di oliva consacrato da Gerusalemme. Si tratta di un omaggio al padre, il principe Filippo, perché questo olio è stato prodotto usando le olive degli oliveti del Monastero di Maria Maddalena, luogo di sepoltura della nonna paterna del re, la principessa Alice di Grecia, e anche di sua zia, la granduchessa Elisabetta d’Assia-Darmstadt, canonizzata dalla Chiesa ortodossa come santa martire Elisabetta Fedorovna».
Quali sono le differenze chiave tra questa incoronazione e quella della mamma del re, la regina Elisabetta II?
«Invece di 8 mila ospiti ve ne saranno soltanto 2 mila e la cerimonia sarà molto più breve. Inoltre, anche Camilla verrà incoronata e, anche lei, unta con l’olio sacro, mentre questo non succede per il principe consorte quando a essere incoronata è una regina. Il motivo è che l’incoronazione segue le regole contenute nel cosiddetto Liber Regalis, un manuale medioevale che risale al 1390 e si trova nell’Abbazia di Westminster, la chiesa madre dell’anglicanesimo dove si svolgerà l’incoronazione. In epoca medioevale la società era patriarcale e non si prevedeva che ci sarebbe stata una regina donna, anche se poi è successo spesso ma non in tempi recenti. L’ultima regina a essere stata incoronata è stata la regina madre, la nonna di re Carlo III, nel 1937, insieme al marito re Giorgio VI. L’incoronazione di Camilla e la sua unzione con l’olio sacro sarà preceduta da una preghiera nella quale si chiederà a Dio di benedirla, difenderla dai pericoli e renderla un esempio di virtù».
Non è difficile fare accettare al pubblico una cerimonia così costosa, mentre la povertà nel Regno Unito è aumentata in modo drammatico, con un terzo delle banche del cibo in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno?
«Non è la prima volta che un evento come questo avviene in un momento difficile. L’incoronazione di Giorgio VI, nel 1937, si svolse durante la grande depressione e quella di Elisabetta II mentre c’era ancora il razionamento. La famiglia reale fa del suo meglio per non sprecare. Non ci sarà una rassegna delle navi della Marina, da parte del sovrano, come avviene di solito. Camilla non avrà una nuova corona. La giornata dedicata al volontariato, parte dei festeggiamenti, manda un segnale significativo. La monarchia dovrà diventare meno costosa per sopravvivere».



