- Sai mamma, venerdì c’è manifestazione! –

- Ma non ci posso credere, dopo due settimane di scuola già una manifestazione?

- Sì Mà, e sai la cosa bella? Siamo già tutti giustificati!

- Da chi?

- Dal Ministro della Pubblica Istruzione.

Questa conversazione ipotetica tra una madre e il figlio è ciò che forse sta accadendo in questo momento in tante case italiane. Venerdì 27 settembre si terrà infatti lo sciopero per l’ambiente “Fridays for future” che chiamerà nelle piazze italiane, come già accaduto venerdì scorso in molti Paesi europei ed extraeuropei, migliaia di studenti. Manifesteranno per chiedere seri interventi che possano garantire quell’inversione di rotta nelle politiche ambientali capace di dare reali risposte in tema di cambiamento climatico. Cambiamento che sta portando con sé gravi ripercussioni di carattere sociale ed economico mettendo a serio rischio il nostro pianeta. Ma la grande novità, per quello che ci riguarda, è che il Ministro della Pubblica Istruzione Lorenzo Fioramonti ci ha messo la faccia, e anche il Ministero. Ha infatti inviato una Circolare a tutte le scuole nella quale le invita, nella loro autonomia, a considerare giustificata “…l'assenza degli studenti occorsa per la partecipazione alla manifestazione del 27 settembre 2019, stante il valore civico che la partecipazione riveste”. Inoltre il sito del Miur si apre con lo slogan che recita: “Istruzione, no estinzione! Il Miur per la salvaguardia del clima e dell’ambiente”. Lo stesso slogan è impresso anche sullo striscione appeso fuori dal palazzo del Ministero dell’Istruzione in Viale Trastevere.

Meno chiaro cosa voglia dire che l’assenza è giustificata. Se gli studenti porteranno la giustificazione, salvo che mai nessuno scrive “ho bigiato”, e stante la potestà genitoriale nei casi dei minorenni, viene da dire nulla di nuovo. Non è sovversivo partecipare a una manifestazione autorizzata ed è altrettanto legittimo che le famiglie, se lo ritengono, giustifichino onestamente i propri figli. Diverso sarebbe se l’assenza di quel giorno non dovesse venire conteggiata nel monte ore delle assenze; questo sì che sarebbe davvero rivoluzionario e innovativo! In fondo i ragazzi non fanno altro che chiedere una reale applicazione dell’art 9 della nostra Costituzione là dove si parla di tutela del paesaggio. La miglior risposta alla domanda di cittadinanza attiva. Molti insegnanti credo decideranno di scendere in piazza con i loro studenti. Anche loro ci metteranno la faccia e un po' di portafogli visto che, per aderire alla manifestazione, loro dovranno scioperare.