Un anziano, ex combattente seduto su una panchina vicina ad un albero spoglio le cui foglie a terra appassite rappresentano metaforicamente i soldati morti in battaglia, sfoglia un album di ricordi. Inizia così Il milite ignoto il video primo classificato della 5 D Liceo scientifico “Galilei” di Catania. «Abbiamo iniziato dallo studio della Grande Guerra e ci siamo soffermati in particolare sulla situazione italiana cercando di comprendere le varie dinamiche con metodo investigativo, mettendoci dalla parte non dei vinti o dei vincitori, ma di chi la guerra l’ha combattuta sulla propria pelle e ne ha subito le conseguenze devastanti» raccontano i ragazzi.
«La selezione di alcune letture storiografiche di approfondimento, poi, ci ha fornito gli spunti necessari per costruire un possibile percorso i cui contorni, che si sono meglio delineati man mano che costruivamo il canovaccio, rimarcavano la consapevolezza che la guerra non si vince mai, solo la pace rende forti e vittoriosi. Le testimonianze dei poeti soldati e dei soldati scrittori ci hanno fatto rivivere la condizione dei combattenti, le ansie e le paure. Contemporaneamente l’indagine personale presso gli anziani delle nostre famiglie, che hanno raccontato quanto a loro volta ascoltato e appreso su quel periodo mostrandoci anche testimonianze materiali - foto, cartoline, carte d’identità, decorazioni militari, medaglie al valore, alcune lettere dal fronte, testate e ritagli di quotidiani - ci ha aiutato a proiettarci nel passato, per comprenderlo meglio, e a sviluppare la trama della “nostra” storia».
E poi, l’intuizione che ha svoltato il racconto. «Il suggerimento geniale, di una di noi, di utilizzare Pongo e Das per costruire i protagonisti della storia, accolto con grande entusiasmo, si è rivelato un tocco di “classe” inaspettato. Con due euro a testa abbiamo comprato il materiale occorrente e dato inizio alla nostra avventura trasformando la classe in un laboratorio creativo». Ecco il video primo classificato, Il milite ignoto.
«La selezione di alcune letture storiografiche di approfondimento, poi, ci ha fornito gli spunti necessari per costruire un possibile percorso i cui contorni, che si sono meglio delineati man mano che costruivamo il canovaccio, rimarcavano la consapevolezza che la guerra non si vince mai, solo la pace rende forti e vittoriosi. Le testimonianze dei poeti soldati e dei soldati scrittori ci hanno fatto rivivere la condizione dei combattenti, le ansie e le paure. Contemporaneamente l’indagine personale presso gli anziani delle nostre famiglie, che hanno raccontato quanto a loro volta ascoltato e appreso su quel periodo mostrandoci anche testimonianze materiali - foto, cartoline, carte d’identità, decorazioni militari, medaglie al valore, alcune lettere dal fronte, testate e ritagli di quotidiani - ci ha aiutato a proiettarci nel passato, per comprenderlo meglio, e a sviluppare la trama della “nostra” storia».
E poi, l’intuizione che ha svoltato il racconto. «Il suggerimento geniale, di una di noi, di utilizzare Pongo e Das per costruire i protagonisti della storia, accolto con grande entusiasmo, si è rivelato un tocco di “classe” inaspettato. Con due euro a testa abbiamo comprato il materiale occorrente e dato inizio alla nostra avventura trasformando la classe in un laboratorio creativo». Ecco il video primo classificato, Il milite ignoto.


