"Abbiamo bisogno di gente qualificata che ci aiuti. Io assisto da due anni mia suocera che ha la demenza senile e non ce la faccio più". È una delle chiamate che giungono alla Linea Verde (numero 800.679.679) dell’Associazione italiana malattia di Alzheimer (Aima), per chiedere supporto psicologico, informazioni di carattere medico, chiarimenti legali e consigli per la cura quotidiana. Sono circa 10 mila telefonate ogni anno e oltre 200.000 dal 1997. Stiamo parlando di un’emergenza molto spesso ignorata dalla politica. In Italia si stima che i nuovi casi di demenza siano circa 150 mila ogni anno.
Dato che l’Alzheimer costituisce almeno il 60 per cento di tutte le forme di demenza, i nuovi malati in Italia sono circa 70 mila ogni anno. Attualmente sono 600 mila e per quasi tutta la durata della malattia sono curati a casa. Un esercito di 3 milioni tra congiunti, soprattutto donne, e badanti, impegnato per 12 anni, cioè la durata media della malattia. «All’interno delle famiglie si consumano veri e propri drammi ai quali il nostro sistema di welfare non riesce a dare risposte soddisfacenti», spiega Patrizia Spadin, fondatrice e presidente di Aima. «Abbiamo necessità di una strategia nazionale che consenta di affrontare questa emergenza. Anche perché lo scenario è destinato ad aggravarsi nei prossimi anni anche a causa del processo di invecchiamento della popolazione». Un grido d’allarme che qui rilanciamo con la consapevolezza di voler essere sempre a fianco delle famiglie e delle persone che soffrono.