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lunedì 09 settembre 2024
 

Domenica 11 agosto 2024 - XII dopo Pentecoste

La scelta del brano evangelico della dodicesima domenica dopo la Pentecoste ci fa ascoltare uno spezzone del cosiddetto “discorso missionario” del Vangelo di Matteo. Gesù ha appena scelto i Dodici e li ha resi partecipi della sua autorità dando loro la facoltà di guarire. Fatto ciò, ecco le indicazioni concrete che i missionari dovranno rispettare, parole forti e radicali che mettono certamente soggezione. In realtà, nelle raccomandazioni messe sulla bocca di Gesù, l’evangelista ci consegna la fotografia dei cristiani radicali itineranti dei primi tempi, che lui e la sua comunità ancora vedevano all’opera e che sono gradualmente scomparsi. Lo stile di questi missionari è difficile da attualizzare e verrebbe spontaneo archiviare questo passo come una sorta di reperto archeologico da guardare senza toccare. D’altra parte, il Vangelo non è destinato al museo, dunque è bene lasciarsi provocare dalla forza di queste parole. I Dodici ricevono anzitutto il compito di annunciare la prossimità del Regno. In Matteo il perfetto discepolo è colui che cerca anzitutto di adempiere tutti gli insegnamenti del Maestro nel modo migliore possibile. La pratica fedele dei comandi di Gesù da parte dei suoi è quindi il primo e più decisivo contenuto della missione. Non tanto perché la coerenza dei discepoli, facendoli credibili, rende efficace la missione. Quanto, piuttosto, perché il Regno che annunciano passa proprio attraverso le azioni che compiono. Ecco la ragione dell’insistenza sui gesti di cura. Seguono poi le raccomandazioni circa l’equipaggiamento, che non costituiscono, di per sé, una messa in guardia dalle ricchezze. La preoccupazione dell’evangelista a riguardo – forse a partire da episodi concreti della sua comunità – è piuttosto nei confronti del rischio di fare del Vangelo un vero e proprio commercio. L’espressione, in effetti, è proprio quella: «Non procuratevi», cioè non fate dell’impegno apostolico una fonte di guadagno e un’occasione di accumulo. Il vitto sia garantito, ma senza nessuna paga. Povertà e mancanza di difese sono per Matteo parte integrante e irrinunciabile dell’annuncio evangelico. Le ultime raccomandazioni vanno lette con attenzione. Si tratta dell’invito a cercare alloggi convenienti, evitando sia situazioni imbarazzanti che potrebbero minare l’azione missionaria, sia la ricerca della sistemazione migliore o più comoda. È un suggerimento di prudenza: fate attenzione a quel che fate, a dove andate e non siate ingenui perché la missione è cosa seria e va trattata come tale. La prudenza non deve però impedire di creare una condizione di fraternità, poiché l’annuncio del Regno è un annuncio pacifico in vista della comunione. Sull’eventuale rifiuto, i discepoli sono invitati a pronunciare un giudizio vero e proprio, rappresentato dallo scuotimento della polvere dai calzari. Un gesto che è anche segno della libertà che il discepolo deve possedere nella sua opera di annuncio: occorre che sia così sciolto da poter perfino prendere le distanze.


08 agosto 2024

 
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