Mt 18,1-5 - Martedì della XIX Settimana del Tempo Ordinario - Anno Dispari - (12 agosto 2025)

In che cosa consiste la grandezza secondo la logica del regno di Dio? A questa domanda risponde la pagina del Vangelo di oggi: “In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli”.

Detta così questa frase può colpirci e magari risultare per ciascuno di noi una provocazione. Ma Gesù non vuole darci semplicemente una provocazione, ma vuole indicarci esattamente una strada concreta. Diventare come bambini significa non scegliere la via della forza, dell’ostentazione, della grandezza, ma bensì la via della piccolezza, del sentirsi forti perché si è di qualcuno, della mancanza di disagio nello sperimentare la propria debolezza, nel non avere vergogna di affidarsi e di chiedere. In pratica diventare come i bambini significa imparare la via dell’umiltà.

E per rassicurarci che questa è una via vincente, Gesù ci ricorda che ai suoi occhi siamo amati in un modo unico e insostituibile. L’immagine del pastore che va alla ricerca dell’unica pecora che si perde vuole trasmettere esattamente questo messaggio: tu non sei un numero, non sei uno fra i tanti, non sei sostituibile. Tu sei unico e irripetibile. Tu sei speciale, e io per amore tuo sono disposto a tutto: “Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli”. Allora sii piccolo, e stai certo che il Padre non permetterà mai che tu ti perda.

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