Gv 11,19-27 - Santi Marta, Maria e Lazzaro - Memoria (29 luglio 2024)

«Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».

È così che ormai abbiamo classificato Marta, e nell’immaginario collettivo di tutti noi fatichiamo a riscattarla. Ad esempio non ci ricordiamo che se Gesù è arrivato in quella casa è grazie a lei. Se Gesù ha accettato un invito a pranzo è perché lei lo ha invitato. Poi, sicuramente, Maria si sarà anche scelta la parte migliore, ma né lei né il fratello Lazzaro sono stati i fautori di questo incontro. Ciò non giustifica l’agitazione e l’eccessiva preoccupazione che ha Marta nel fare le cose tanto da non farle godere nulla, ma è anche giusto dire che nella vita tutti abbiamo bisogno di aggiustare il tiro o perché si è troppo agitati, o perché si è troppo stantii.

È certamente più facile ragionare con chi è affetto da troppa calma, ma anche questi ultimi devono darsi una mossa perché il rischio è quello di rimanere impantanati in un eterno ascolto che poi non suscita nessuna azione. E dall’altra parte agire senza ascoltare significa sprecare solo energie. Di certo però Marta, Maria e Lazzaro sono amici di Gesù, e frequentarlo ha fatto bene a tutte e tre. A Marta perché l’ha salvata dall’ansia, a Maria perché l’ha salvata dalla depressione (basti pensare a come vive il lutto del fratello non uscendo di casa), e a Lazzaro perché gli ha letteralmente ridato vita. La lezione è semplice: essere amici di Gesù conviene

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