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"Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare»".
Quando nella vita cala la notte, e attorno c'è il deserto, e la fame di ciò che conta ci fa stare male, allora quelli che hanno venduto fumo scompaiono all'orizzonte, ma il Signore invece misteriosamente si fa più presente. Infatti è più facile riconoscere il passaggio di Dio nella nostra vita soprattutto quando attraversiamo le difficoltà che quando stiamo bene, ma ce ne rendiamo conto solo a esperienza conclusa. Non potrebbe essere altrimenti: infatti se Dio non ci desse un surplus di forza proprio quando viviamo cose difficili allora non riusciremmo a fare più nulla. E basta ricordare quei momenti per esclamare con molta sincerità "non so da dove ho preso la forza per andare avanti".
Noi non lo sappiamo, ma la nostra fede dà un nome a ciò che non riusciamo a capire. Ecco perché conta poco se abbiamo solo cinque pani e due pesci, ciò che conta è portarli a Lui. E' Lui infatti il misterioso moltiplicatore di vita che compie il miracolo. Ma il male sapendo ciò ci fa vivere nella paranoia del nostro poco. Un credente non guarda se stesso ma il Signore. Se tu guardi te stesso ti disperi, se tu guardi al Signore tutto non solo basta, ma avanza.
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