Mt 16,24-28 - San Domenico, Presbitero - Memoria (8 agosto 2025)

Quali sono le condizioni del vero discepolato? Cioè, che cos’è che ci rende autenticamente dei discepoli di Gesù? La pagina del Vangelo di oggi risponde proprio a questa domanda: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”.

Ogni qualvolta mi capita di dover spiegare questa richiesta di Gesù, devo sempre stare attento a chiarire bene i termini della questione. Ovunque, e quindi anche nell’esperienza cristiana, ci sono quelli che si ammalano di forme di integralismo e fondamentalismo che pervertono alla radice il significato vero delle cose. Rinnegare se stessi non è una forma di violenza su ciò che siamo, ma è alla grande capacità di esercitare la nostra libertà innanzitutto nei confronti della cosa più difficile al mondo, e cioè noi stessi. Infatti possiamo rinfrancarci dalla schiavitù degli altri, ma molto spesso la schiavitù più difficile da cui liberarci riguarda proprio noi stessi.

Solo chi è libero di saper dire di no a se stesso (rinnegarsi) è abbastanza libero da poter seguire Gesù. Ma anche dopo aver raggiunto questo tipo di libertà, ciò che ci rende veramente discepoli è far pace con la realtà della nostra vita, cioè accettare di prenderci la responsabilità tutti i giorni di quello che c’è, senza giocare a fare gli struzzi, nascondendo la nostra testa sotto la sabbia. Ogni giorno che rimandiamo nell’affrontare ciò che c’è dentro la nostra vita è un giorno in più di infelicità che si accumula e che molto spesso produce in noi quel senso di vuoto e angoscia che tanto rovina le nostre esistenze. Procrastinare non è una forma di discepolato, affrontare le cose sì.

Ma affrontarle come? Andando dietro di Lui, cioè cercando di affrontare le cose imparando a farlo alla sua maniera. Ecco perché abbiamo bisogno del Vangelo, per imparare la Sua maniera. La vita di San Domenico, di cui oggi ricorre la memoria liturgica, è stata una vita spesa ad annunciare esattamente “questa maniera” di Cristo. Egli fonda un ordine affinché la logica del Vangelo, cioè la logica di vivere alla maniera di Gesù, potesse arrivare a tutti. Abbiamo sempre bisogno di uomini come Domenico. Abbiamo sempre bisogno di chi ci ricorda “la maniera di Cristo”.

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