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venerdì 11 ottobre 2024
 

I figli del maligno sono destinati a raccogliere il male che hanno seminato

Mt 13,36-43 - San Pietro Crisologo, Vescovo e Dottore della Chiesa, Memoria (30 luglio 2024) - 

«Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno,  e il nemico che l'ha seminata è il diavolo».

Le parole di spiegazione che Gesù usa per chiarire la sua parabola del grano e della zizzania, ci fanno riflettere su diverse cose. La prima è sull’esistenza del male. Troppe volte abbiamo ridotto il male solo a ciò che di sbagliato facciamo, mentre Gesù parla del male come di “qualcuno” che è nemico fino in fondo. Sapere che esiste questo nemico non ci deve far vivere nella paura ma nella continua consapevolezza che non esistiamo solo noi con le nostre potenzialità e fragilità, ma esiste anche qualcuno che vuole fomentare le nostre potenzialità affinchè diventino distruttive e le nostre fragilità affinchè diventino delle trappole.

La seconda cosa è la chiarezza con cui Egli dice che alcuni sono i figli del regno, e altri sono i figli del maligno. Nasce quindi spontanea la domanda: si nasce già figli dell’uno o dell’altro? La risposta è che sono le nostre scelte a decretare da quale parte siamo. Essere liberi significa esserlo talmente tanto da poter decidere di rivoltarci persino contro chi ci ha donato la vita. Di chi siamo quindi effettivamente figli? Ultima cosa è la fine che fanno gli uni e la fine che fanno gli altri. Anche in questo caso Gesù è chiaro: i figli del maligno sono destinati a raccogliere il male che hanno seminato, e quindi a pagare le loro scelte. Non è durezza di Dio ma serietà rispetto al nostro essere liberi.

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29 luglio 2024

 
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