Scelti da Dio per essere santi e immacolati
(L'angelo), entrando da lei, disse:
«Rallégrati, piena di grazia:
il Signore è con te».
Luca 1,28
La solennità dell’Immacolata Concezione si inserisce nel cuore dell’Avvento per contemplare l’opera che il Signore ha compiuto nella nostra vicenda umana. Maria è stata salvata pienamente da subito; in lei Dio ha mostrato la potenza del suo amore che salva in profondità e redime l’uomo dal peccato.
Leggiamo nel Vangelo secondo Luca il racconto della vocazione di Maria: «L’angelo, entrando da lei, disse: “Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te”» (Luca 1,28). Questo titolo, “piena di grazia”, è così importante che è all’origine della festa stessa. Maria è stata infatti concepita senza il peccato originale e per questo viene chiamata con un nome nuovo. Ella incarna, nella fede della Chiesa, la necessaria libertà e collaborazione della creatura all’opera di salvezza del Creatore. Umile donna di Galilea, senza titoli sociali di onore, senza ricchezza o potere, è diventata lo strumento della salvezza del genere umano; e lo ha fatto semplicemente offrendo sé stessa a Dio, attraverso l’ascolto della sua parola.
Il tema del peccato originale è proposto dalla prima lettura, dove viene narrato il peccato di disubbiroso dienza e di superbia dell’umanità. Ma il male non è l’ultima parola: «Il Signore Dio disse al serpente: “Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa”» (Genesi 3,15). È l’annuncio del Messia: un uomo schiaccerà la testa del serpente, vincerà il potere del male. È l’annuncio della potenza di Cristo che salva e calpesta la testa del serpente. Maria è salvata in forza della redenzione operata da Gesù Cristo. E la sua ambizione è quella di non essere onorata come fosse una dea, ma di servire il Figlio, come ha fatto per tutta la vita, aiutandoci a capire meglio il suo Vangelo che ci parla di tenerezza e di donazione nel segno del più limpido e più generoso amore.
L’Immacolata è l’esempio importante dove l’opera si è già realizzata pienamente, ma non è l’unica. Nella seconda lettura l’apostolo Paolo dice agli Efesini che «in lui ci ha scelti… per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità» (Efesini 1,4). L’aggettivo “immacolato” è usato dunque per tutti noi. Dio ci ha scelto pensando di farci diventare santi e immacolati. Quello che in Maria è già pienamente realizzato Dio vuole realizzarlo anche in noi.
Il Beato Angelico diceva: «Chi vuole dipingere il Cristo deve vivere con il Cristo». Maria ha potuto riprodurre l’immagine di Gesù nella sua storia personale perché è stata strettamente unita a lui. L’ha seguito sul Calvario e l’avrebbe seguito nella gloria della Risurrezione. Se per tutte queste ragioni Maria è la “tutta bella”, è importante contemplare spesso la sua presenza così luminosa e avvincente. C’è un’osservazione che potrebbe rendere più persuasivo questo invito: ogni volta che godiamo dell’amicizia di una persona scopriamo il mondo con uno sguardo nuovo. La presenza di Maria nella nostra vita può aiutarci a vedere tutto in modo diverso: la nostra storia personale, il corso delle nostre giornate, il destino che ci attende.