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mercoledì 16 luglio 2025
 

«L'autismo e i miei bimbi esclusi dal Grest»

Caro don Stefano, scrivo in qualità di mamma di tre bimbi, di cui due con spettro dell’autismo ad alto funzionamento.

Quest’anno sono stati esclusi dall’estate ragazzi di una parrocchia di Torino in quanto non è presente un educatore che avrebbe avuto il ruolo di sorvegliare e mediare nel gruppo dei bimbi coinvolti in questa esperienza estiva.

Faccio presente che i miei bimbi sanno stare in mezzo agli altri bimbi senza destare particolari problemi, tanto che quando lo dico molti rimangono increduli del fatto che soffrano di quel disturbo.

Mi chiedo se sia giusto escludere così, a priori, questi bimbi dalla chiesa a cui apparteniamo, dove io ho prestato servizio come catechista e dove un mio figlio ha frequentato l’iniziazione cristiana.

Sono molto dispiaciuta e delusa per il trattamento ricevuto, a maggior ragione perché quella parrocchia conosce entrambi i miei bimbi.

ANNA VALENTINA

Cara Anna, è di comune esperienza che nel mese di giugno, a cavallo tra la fine della scuola e la partenza per le vacanze (per chi se le può permettere) o per i campi estivi, i Grest parrocchiali siano una vera manna dal cielo.

Non solo per i genitori, che riescono così a gestire con più respiro il lavoro e i propri impegni in assenza della scuola, ma soprattutto per i ragazzi, che possono finalmente dedicare le ore del giorno al divertimento, allo stare con i coetanei, a giocare all’aria aperta e a dedicare qualche minuto anche alla preghiera.

Perché negarlo ai tuoi bimbi? Tenendo sempre conto che la parrocchia (e soprattutto il parroco) si assume una grande responsabilità quando organizza i Grest e i campi estivi, non si potevano però cercare delle soluzioni possibili?

Ad esempio, insistendo, magari con uno sforzo da parte tua e della parrocchia (e, perché no?, del Comune), per ingaggiare un educatore o una persona esperta che accompagnasse il loro inserimento almeno nei primi giorni?

Spero che con il tuo parroco abbiate vagliato tutte le possibilità. In ogni caso, davvero peccato! Sarebbe stata una bella scelta di inclusione e soprattutto di fraternità. Per i grandi, ma soprattutto per i più piccini.


03 luglio 2025

 
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