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giovedì 17 aprile 2025
 

«I telefonini e la tentazione di guardare l'orologio... troppe distrazioni a Messa!»

Caro don Stefano, frequento quasi quotidianamente la santa Messa e mi accorgo che c’è molta distrazione tra i fedeli: guardano ma non ascoltano, si distraggono, guardano l’orologio, il telefonino, non rispondono al celebrante. Non partecipano al canto, soprattutto se c’è il coro. Non crede che ogni atto, ogni gesto, ogni frase, ogni parola della Messa andrebbe spiegata nella sua importanza, per fare tesoro di questa grazia? Perché non spiegare, dopo l’omelia, le varie parti della Messa ogni domenica in modo che chi assiste ne comprenda il tesoro?

FRANCESCA RAIMONDO

Cara Francesca, «la celebrazione della Messa, in quanto azione di Cristo e del popolo di Dio gerarchicamente ordinato, costituisce il centro di tutta la vita cristiana per la Chiesa universale, per quella locale, e per i singoli fedeli. Nella Messa, infatti, si ha il culmine sia dell’azione con cui Dio santifica il mondo in Cristo, sia del culto che gli uomini rendono al Padre, adorandolo per mezzo di Cristo Figlio di Dio nello Spirito Santo».

Le norme del Messale ci spiegano chiaramente che la Messa è il centro della vita cristiana, perché è il luogo in cui si celebra il mistero della redenzione. Un momento troppo importante per improvvisare in quel momento catechesi e spiegazioni didascaliche. Capisco la tua frustrazione – è un vero peccato perdersi il meglio della Messa! –, ma l’indispensabile formazione liturgica deve avvenire in altri luoghi e contesti. E anche con la necessaria formazione personale: perché non cominciare col leggersi allora l’Ordinamento generale del Messale Romano, facilmente reperibile anche sul web?


19 marzo 2025

 
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