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sabato 19 aprile 2025
 

Trattative Stato-mafia e "il grande circo mediatico"

Caro don Stefano, sono perplesso di fronte ad aspetti oscuri come la cosiddetta “trattativa Stato-mafia”, ancora oggetto di indagini e fatti processuali.
Perché il “grande circo mediatico” è assolutamente parco (sarà un caso?) di notizie in merito, che trovo solo su pochi e coraggiosi giornali o siti (sulla tv quasi mai)?
Famiglia Cristiana non può dare maggior rilievo a queste vicende?
GERMANO

Caro Germano,
la tua attenzione e sensibilità a questi fatti osceni della vita repubblicana meritano tutto il rispetto.

Quando si parla di trattative Stato-mafia ci si riferisce a quei contatti avvenuti tra il 1992 e il 1993 tra esponenti delle nostre istituzioni e rappresentanti di Cosa nostra, in cui si trattò per porre fine alla stagione stragista in cambio di favori.

Semplificando la vicenda, tutto partì con l’uccisione di Salvo Lima, il 12 marzo 1992, referente politico di Cosa nostra, ucciso dalla mafia per non averla protetta nel maxiprocesso di Palermo, conclusosi due mesi prima con la condanna definitiva di centinaia di esponenti mafiosi.

Seguirono le stragi di Milano, Firenze e Roma, nonché l’uccisione dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con le loro scorte.

Grazie a complesse indagini e alle testimonianze di alcuni collaboratori di giustizia, si avviò qualche anno dopo il processo sulla trattativa Stato-mafia, conclusosi in primo grado nel 2018 con il riconoscimento delle avvenute trattative e la conseguente condanna degli esponenti mafiosi e di quelli istituzionali.

In secondo grado, nel 2021, la Corte d’appello di Palermo ha assolto gli esponenti istituzionali dalle accuse per non aver commesso il fatto, confermando invece la condanna a quelli mafiosi per la provata minaccia contro lo Stato.

Sentenza confermata dalla Cassazione nel 2023, che ha anch’essa assolto gli esponenti delle istituzioni ma dichiarata la prescrizione dei boss mafiosi imputati.

Il nostro giornale, che nella sua politica editoriale si occupa di alcuni filoni che gli stanno molto a cuore, come quello che presenta la dicitura “Fc per la legalità”, ha sempre seguito queste vicende, e più in generale fa inchieste giornalistiche sulla malavita organizzata quando ci sono fatti di cronaca.

Per avere un quadro coerente e chiaro, data la complessità dei fatti che citi nella tua lettera, può essere opportuno documentarsi su libri specifici, come quello di Giovanni Bianconi:
Un pessimo affare. Il delitto Borsellino e le stragi di mafia tra misteri e depistaggi (Solferino).


16 gennaio 2025

 
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