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Se n’è andata alle tre del pomeriggio, «alla vigilia della festa di Gesù Divin Maestro che adesso potrà celebrare pienamente», sottolineano dalla curia generalizia delle suore paoline. La notizia della morte, a 85 anni, di suor Giovanna Gentili, per oltre 25 anni impegnata al servizio accrediti della sala stampa vaticana, ha fatto il giro dei vaticanisti in un lampo. L’avevamo conosciuta tutti, anche se aveva lasciato il lavoro il primo luglio del 2009. Per tutti era semplicemente «suor Giovanna», una istituzione Perché non c’era problema che non risolvesse, domanda a cui non dava risposta. A volte con modi bruschi e sbrigativi, ma sempre con un sorriso che rasserenava. Aveva lavorato per oltre vent’anni con Joaquín Navarro-Valls e dal 2006 con padre Federico Lombardi che ne celebrerà i funerali ad Albano, dove la religiosa viveva negli ultimi anni.
«È una persona che non ha misurato il suo impegno, il suo tempo al servizio del Santo Padre, della Chiesa e di ognuno di noi, con una sensibilità umana e religiosa», ricordava di lei padre Lombardi nella cerimonia di saluto dalla sala stampa. «Tutti noi abbiamo vicende personali, liete e tristi che siano, ed è bello sapere che «abbiamo di fronte una persona dotata di squisita sensibilità e capace anche di pregare con fervore per i nostri problemi e le nostre ansie». La ringraziava «per la fedeltà del lungo servizio, cominciato nel 1985, per la dedizione, per la cura dei particolari, per il garbo con cui ha svolto delle funzioni che, a volte, esigono anche una certa fermezza, una certa decisione, ma sempre con gentilezza e con moltissima pazienza». E oggi la salutiamo anche noi, vaticanisti, con le parole che ci stiamo scambiando in queste ore: «Finisce un’epoca», «che dispiacere grande», un sorriso in meno» «buon viaggio alla bellezza dell’eternità alla cara suor Giovanna».





