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Lotta al riciclaggio, maggiore trasparenza e attenzione ai reati finanziari. Nella sua corposa relazione, il promotore di Giustizia vaticano, Gian Piero Milano, nell'inagurare l'85.mo anno giudiziario, ha sottolineato l'impulso, venuto in tal senso, da papa Francesco. Innovazioni in parte già anticipate da Benedetto XVI, ma che hanno avuto una forte spinta dal nuovo Papa nel "nel costante impegno di adeguamento della legislazione vaticana alla normativa sia internazionale sia comunitaria" in materia di riciclaggio e finanziamento al terrorismo.
Gian Piero Milano ricorda il motu proprio di Benedetto “Per la prevenzione e il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario” del 30 dicembre 2010, che ha costituito l'Aif, l'Autorità di informazione finanziaria, e la legge n. CXXVII che riguarda la prevenzione e il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo.
Inoltre, ha sottolineato il promotore di Giustizia, è sempre più evidente come il Vaticano da "enclave" italiana stia diventando "enclave" europea con la ricezione di numerose norme comunitarie. “Questa recezione di normative comunitarie è particolarmente evidente nell’attività legislativa prodotta nei primi mesi del Pontificato di Sua Santità Francesco, caratterizzati da un forte impulso nell’ambito della legislazione penale, in particolare nella prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e si colloca nell’ambito degli impegni assunti nel 2009, con l’adesione del Vaticano alla Convenzione monetaria europea e ai correlati obblighi”, ha spiegato Milano. Che ha anche ricordato come nel messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale della Pace celebrata il primo gennaio ci si sofferma sui mali che contrastano la dimensione della fraternità, fra i quali i traffici illeciti di denaro e la speculazione finanziaria. "In questa ottica si comprende l’attività normativa dell’attuale Pontificato, che si è concretizzata nella Lettera apostolica in forma di Motu Proprio e nelle tre leggi emanate l’11 luglio 2013 per contrastare questi traffici".
Gian Piero Milano ricorda il motu proprio di Benedetto “Per la prevenzione e il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario” del 30 dicembre 2010, che ha costituito l'Aif, l'Autorità di informazione finanziaria, e la legge n. CXXVII che riguarda la prevenzione e il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo.
Inoltre, ha sottolineato il promotore di Giustizia, è sempre più evidente come il Vaticano da "enclave" italiana stia diventando "enclave" europea con la ricezione di numerose norme comunitarie. “Questa recezione di normative comunitarie è particolarmente evidente nell’attività legislativa prodotta nei primi mesi del Pontificato di Sua Santità Francesco, caratterizzati da un forte impulso nell’ambito della legislazione penale, in particolare nella prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e si colloca nell’ambito degli impegni assunti nel 2009, con l’adesione del Vaticano alla Convenzione monetaria europea e ai correlati obblighi”, ha spiegato Milano. Che ha anche ricordato come nel messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale della Pace celebrata il primo gennaio ci si sofferma sui mali che contrastano la dimensione della fraternità, fra i quali i traffici illeciti di denaro e la speculazione finanziaria. "In questa ottica si comprende l’attività normativa dell’attuale Pontificato, che si è concretizzata nella Lettera apostolica in forma di Motu Proprio e nelle tre leggi emanate l’11 luglio 2013 per contrastare questi traffici".



