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Si apre il 27 ottobre a Rimini nella parrocchia della Resurrezione il processo di beatificazione di don Oreste Benzi, il prete di strada che ha salvato dalla sfruttamento decine e decine di giovani avviate alla prostituzione e ha fondato la Comunità Papa Giovanni XXIII. In questa parrocchia don Oreste fu parroco per 32 anni e proprio lì sfileranno davanti ai giudici della causa oltre 100 testimoni, tra familiari e parrocchiani dei primi anni, tra benefattori e collaboratori di Oreste. La postulatrice è la teologa Elisabetta Casadei e vice postulatore monsignor Fausto Lanfranchi. Giudice sarà don Giuseppe Tognacci, rettore del duomo di Rimini, mentre Promotore di giustizia o “avvocato del diavolo” sarà invece padre Victorino Casa Llana.
La prima sessione sarà aperta al pubblico e presieduta dal vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi. La sessione pubblica si apre adesso perché è terminata l’inchiesta documentale da parte della Commissione storica sugli scritti di don Oreste Benzi. In questa prima fase non si parlerà di miracoli, la verifica spetta alla Congregazione delle Cause dei Santi. La postulatrice ha già dichiarato di avere ricevuto la segnalazione di almeno quattro episodi con guarigioni che sembrano inspiegabili. La documentazione anche in questa cosa verrà raccolta e inviata a Roma al termine della fase diocesana del processo di beatificazione. L’iter della causa era partita il 27 ottobre 2012 per iniziativa del responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII, Giovanni Ramonda, alla chiusura del convegno Don Oreste Benzi, testimone e profeta per le sfide del nostro tempo, che si tenne a Rimini. La richiesta formale venne fatta un anno dopo, a sei anni dalla morte, dalla postulatrice al vescovi di Rimini. Il nulla osta da parte della Congregazione delle Cause dei santi è arrivato il 3 gennaio di quest’anno. In primavera è arrivato anche il parere favorevole della Conferenza episcopale regionale dell’Emilia Romagna. Il decreto di avvio del vescovo di Rimini posta la data dell’8 aprile scorso. In esso il vescovo invita tutte le persone che hanno conosciuto don Benzi a “fornire notizie utili” che possano spiegare la fama di santità del sacerdote.



