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Non legge ampi brani del testo preparato per aggiungere a braccio le considerazioni più "calorose". Papa Francesco conclude le catechesi sui sacramenti parlando del matrimonio. Come lui stesso ha preannunciato, nelle prossime udienze generali il Papa si soffermerà sui doni dello Spirito Santo. Intanto, ai fedeli riuniti in piazza San Pietro, il Papa ha ricordato che «l’immagine di Dio è la coppia matrimoniale, è l’uomo e la donna, tutti e due, non soltanto il maschio, l’uomo, non soltanto la donna, no: tutti e due. E questa è l’immagine di Dio, e l’amore, l’alleanza di Dio con noi è lì, è rappresentata in quell’alleanza fra l’uomo e la donna. E questo è molto bello, è molto bello! Siamo creati per amare, come riflesso di Dio e del suo amore. E nell’unione coniugale l’uomo e la donna realizzano questa vocazione nel segno della reciprocità e della comunione di vita piena e definitiva. Quando un uomo, una donna celebrano il sacramento del matrimonio Dio, per così dire, si rispecchia in essi: imprime in loro i propri lineamenti e il carattere indelebile del suo amore».
Sempre a braccio papa Francesco ha aggiunto che «il matrimonio è l’icona dell’amore di Dio con noi. Molto bello! Anche Dio infatti è comunione. Le tre persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo vivono da sempre e per sempre in unità perfetta ed è proprio questo il mistero del matrimonio: Dio fa dei due sposi una sola esistenza. E La Bibbia è forte, dice: “Una sola carne”. Così intima è l’unione dell’uomo e la donna nel matrimonio. Ed è proprio questo il mistero del matrimonio: è l’amore di Dio che si rispecchia nel matrimonio, nella coppia che decide di vivere insieme. E per questo l’uomo lascia la sua casa, la casa dei suoi genitori e va a vivere con sua moglie e si unisce tanto fortemente a lei, che diventano dice la Bibbia: “Una sola carne”. Non sono due».
Il matrimonio, ha spiegato il Papa, «risponde a una vocazione specifica e deve essere considerato come una consacrazione. Gli sposi infatti, in forza del Sacramento, vengono investiti di una vera e propria missione, perché possano rendere visibile, a partire dalle cose semplici, ordinarie, l’amore con cui Cristo ama la sua Chiesa, continuando a donare la vita per lei, nella fedeltà e nel servizio».
Una vocazione che si attua anche «nella semplicità e nella fragilità della condizione umana. Sappiamo bene quante difficoltà e prove conosce la vita di due sposi. L’importante è mantenere vivo il legame con Dio, che è alla base del legame coniugale».
Sempre a braccio papa Francesco ha aggiunto che «il matrimonio è l’icona dell’amore di Dio con noi. Molto bello! Anche Dio infatti è comunione. Le tre persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo vivono da sempre e per sempre in unità perfetta ed è proprio questo il mistero del matrimonio: Dio fa dei due sposi una sola esistenza. E La Bibbia è forte, dice: “Una sola carne”. Così intima è l’unione dell’uomo e la donna nel matrimonio. Ed è proprio questo il mistero del matrimonio: è l’amore di Dio che si rispecchia nel matrimonio, nella coppia che decide di vivere insieme. E per questo l’uomo lascia la sua casa, la casa dei suoi genitori e va a vivere con sua moglie e si unisce tanto fortemente a lei, che diventano dice la Bibbia: “Una sola carne”. Non sono due».
Il matrimonio, ha spiegato il Papa, «risponde a una vocazione specifica e deve essere considerato come una consacrazione. Gli sposi infatti, in forza del Sacramento, vengono investiti di una vera e propria missione, perché possano rendere visibile, a partire dalle cose semplici, ordinarie, l’amore con cui Cristo ama la sua Chiesa, continuando a donare la vita per lei, nella fedeltà e nel servizio».
Una vocazione che si attua anche «nella semplicità e nella fragilità della condizione umana. Sappiamo bene quante difficoltà e prove conosce la vita di due sposi. L’importante è mantenere vivo il legame con Dio, che è alla base del legame coniugale».





