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«Sono accuse infondate, infamanti e diffamatorie». Il cardinale Marc Ouellet, arcivescovo di Toronto (Canada) querela la donna che, ad agosto, lo aveva accusato di aver subito da parte sua un’aggressione sessuale oltre dieci anni fa, quando era arcivescovo di Québec. Lo annuncia il porporato stesso in una dichiarazione diffusa in serata in cui, firmandosi prefetto del Dicastero per i vescovi, spiega le motivazioni che lo hanno spinto a presentare un ricorso per diffamazione alla sua accusatrice, della quale non vengono rese pubbliche le generalità, tutelate con una specifica ordinanza.
Ed ecco il testo della dichiarazione diffusa dal cardinale Ouellet nella serata di martedì 13 dicembre 2022.
Ricorso in giudizio per diffamazione
depositato dal cardinale Marc Ouellet
prefetto del Dicastero per i Vescovi
Il 16 agosto 2022, accuse infondate di presunte violenze sessuali sono state mosse contro di me nel quadro di un'Azione legale collettiva intentata in Québec contro la Corporation Archiépiscopale catholique romaine de Québec et l’Archevêque catholique romain de Québec.
Con un comunicato del 19 agosto scorso, ho fermamente contestato queste accuse infamanti e diffamatorie ingiustamente mosse a mio carico.
In verità voglio sottolineare, non ho mai commesso gli atti di cui mi ha accusato la querelante.
In seguito ad un'indagine preliminare, Papa Francesco ha ritenuto che non sussistano elementi sufficienti per avviare a mio carico un'indagine canonica per violenza sessuale.
Essendomi preliminarmente assicurato di proteggere l'anonimato della querelante ottenendo un'ordinanza in tal senso, intraprendo oggi un'azione legale per diffamazione dinanzi ai tribunali del Québec, al fine di dimostrare la falsità delle accuse mosse contro di me e ripristinare la mia reputazione e il mio onore.
Non mi sono mai macchiato di comportamenti riprovevoli e men che meno di quelli contestati ad altri membri del clero citati nell’Azione collettiva. Questa associazione inappropriata, costruita intenzionalmente e largamente diffusa per scopi impropri, deve essere denunciata.
È chiaro che le vittime di abusi sessuali hanno diritto ad un giusto risarcimento per i danni che hanno subito. Sono sensibile alla loro sofferenza e ribadisco loro la mia sincera vicinanza. Il loro diritto ad avere giustizia non è messo in discussione dalla mia presa di posizione, che è nondimeno dolorosamente necessaria per difendere la verità, la mia reputazione e il mio onore. Qualsiasi eventuale indennizzo finanziario che potrò ricevere nel quadro di questo procedimento, sarà interamente devoluto a favore della lotta contro gli abusi sessuali ai danni delle Popolazioni Indigene del Canada.



