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I loro fan vanno dai 4 ai 90 e passa anni. Scrivono mail, letterine, inviano disegni, passano a trovarle, telefonano. Un format tv di successo che è arrivato alla quarta stagione, ha già registrato le successive, e mantiene il suo share anche nelle repliche che vengono programmate ininterrottamente.
La Cucina delle Monache, in onda su Food Network-Canale 33 (interamente dedicato al cibo), è un’esperienza singolare. Basti pensare che le protagoniste sono quattro monache benedettine del monastero di Sant’Anna, a Bastia Umbra, che la tv neanche la guardano. «Ma questo ci permette di essere molto spontanee», spiega suor Myriam, la maestra delle novizie, napoletana, 40 anni, una laurea in filosofia.
Insieme con Eleonora, 31 anni, trevigiana, psicologa, nella mezz’ora di trasmissione Myriam prepara piatti tipici campani e veneti, le loro due regioni. Si alternano con due sorelle veneziane: la madre badessa, Noemi Scarpa, 47 anni, e suor Debora, 42 anni, architetta, che presentano le antiche ricette del monastero custodite in un prezioso scrigno di legno scoperto durante i lavori di ristrutturazione post-terremoto.
«C’era un bigliettino che diceva: “Qui sono conservate le ricette delle benedettine di Sant’Anna”. Vanno da metà Cinquecento al Settecento, sono scritte a mano, con il linguaggio del tempo», spiega suor Myriam.
Le consorelle dell’epoca avevano un loro vocabolario spirituale anche per la cucina: un Credo era il tempo di cottura, un Ave Maria per la mescola, ancor meno un Gloria al Padre.
«Le abbiamo pubblicate, poco dopo Rai1 ci ha proposto di fare un servizio. E da qui è nato tutto il resto», continua suor Myriam.
Per quanto le ricette della zuppa di cavolo nero, il gateau di santa Chiara, la scafata o i dolcetti “Le bocche degli abati” siano prelibatezze o possano incuriosire, le monache spiegano che il loro successo in tv «nasce dal bisogno di condivisione».
La cucina avvicina le persone. «Ci considerano di famiglia, al di là del contenuto del programma. Ci scrivono anche dagli ospedali, dalle case di cura, dal carcere». E dalle ricette si passa all’incontro…
(Immagine in alto: le monache di Bastia Umbra diventate famose presso il grande puibblico con il programma La Cucina delle Monache. Foto di Antonella Di Girolamo)
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In collaborazione con Credere
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