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Il nuovo arcivescovo di New York Ronald A. Hicks, 58 anni
Cambio al vertice della diocesi di New York. Papa Leone XIV ha accettato le dimissioni del cardinale Timothy M. Dolan, che ha compiuto i 75 anni il 6 febbraio scorso, e ha nominato monsignor Ronald Aldon Hicks, 58 anni, nuovo arcivescovo metropolita della Grande Mela.
Hicks, finora vescovo della diocesi di Joliet, assume il ruolo in una delle arcidiocesi più visibili al mondo, in un momento segnato da sfide pastorali e finanziarie legate agli scandali degli abusi clericali. La presa di possesso è prevista per il 6 febbraio prossimo nella Cattedrale di San Patrizio. È una delle nomine più importanti di questo primo scorcio di pontificato.
Chicago, radici comuni con Papa Leone
Nato il 4 agosto 1967 a Harvey, Illinois, e cresciuto a South Holland, Hicks ha condiviso con il papa Leone, anch’egli originario di Chicago, lo stesso tessuto urbano, i parchi, le piscine e persino le pizzerie della città. «Riconosco molte somiglianze tra lui e me. Siamo cresciuti letteralmente nello stesso raggio», ha dichiarato Hicks a una tv locale di Chicago. Un legame cittadino che, pur senza coincidere su tutto (Hicks è tifoso dei Cubs, Leone dei White Sox), segna un comune approccio culturale e pastorale.
Formazione e ministero: dalla città all’America Latina
Hicks ha studiato filosofia al Niles College Seminary e alla Loyola University Chicago, prima di completare gli studi ecclesiastici e il Dottorato in Ministero al University of Saint Mary of the Lake / Mundelein Seminary. Ordinato sacerdote nel 1994 per l’arcidiocesi di Chicago, ha iniziato come vicario parrocchiale, per poi dedicarsi alla formazione dei seminaristi.
Una tappa significativa del suo ministero è stata la direzione della fondazione “Nuestros Pequeños Hermanos” in Messico e El Salvador, dove ha operato per anni a favore dei bambini più poveri e vulnerabili, sviluppando un approccio pastorale improntato alla misericordia e alla giustizia sociale. Tornato negli Stati Uniti, ha servito come decano della formazione e vicario generale a Chicago, prima di essere nominato vescovo ausiliare nel 2018 e vescovo di Joliet nel 2020.
Moderato e dialogante: un cambiamento di tono per New York
Hicks è visto come un moderato, di carattere mite e poco incline a scendere nelle battaglie politiche più divisive e controverse. Questa nomina rappresenta un netto cambio di stile rispetto al predecessore Dolan, carismatico conservatore noto per la sua vicinanza a figure politiche come Donald Trump. Secondo l’esperto Massimo Faggioli, interpellato dal Washington Post, «il messaggio di Papa Leone con questa nomina è chiaro: un arcivescovo meno identificabile con un partito o una piattaforma politica».
Hicks non è un liberale “woke”, ma si differenzia per un approccio più equilibrato e pastorale: ascolto, cura dei poveri e attenzione ai migranti restano al centro del suo ministero, senza scandali mediatici o polemiche politiche. Secondo diversi osservatori, la sua guida sarà focalizzata sulla pastorale concreta e sull’immigrazione, piuttosto che sulle battaglie ideologiche.
Un’eredità formativa e spirituale di Chicago
Hicks è cresciuto e ordinato nella Chiesa di Chicago, influenzato da figure come il cardinale Joseph Bernardin e protetto da leader come il cardinale Blase Cupich. Bernardin lo ha formato nella visione della “etica coerente della vita”, che collega la posizione contro l’aborto a quella contro la pena di morte e alle armi nucleari, una filosofia che Hicks ha sempre fatto propria. Il suo motto episcopale, “Paz y bien” (“Pace e bene”), sintetizza il suo stile: un pastore attento, aperto al dialogo e con un forte senso di compassione, capace di creare ponti tra comunità etniche diverse.
Una sfida importante
Assumere la guida dell’arcidiocesi di New York significa confrontarsi con una comunità di oltre 2,5 milioni di cattolici, in un contesto complesso e pluralista, con sfide economiche e pastorali legate agli scandali degli abusi e alla gestione finanziaria delle diocesi. Hicks porterà con sé l’esperienza maturata in Illinois e in America Latina, puntando a un equilibrio tra tradizione e innovazione pastorale, e cercando di superare la polarizzazione politica che ha caratterizzato la Chiesa americana negli ultimi anni.: «È stata una grande benedizione servire il popolo della diocesi di Joliet», ha dichiarato Hicks, «porterò con me la fede, la generosità e lo spirito di questa diocesi mentre inizio questo nuovo capitolo del ministero».




