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a palermo HOLYween
Ecco che allora, alla proposta di bussare alle porte di case proponendo “dolcetto-scherzetto”, la diocesi ne sostituisce una altrettanto gioiosa e familiare: HOLYween (= pensare ai santi, speranza - desiderio di santità…). «La sera del 31 ottobre ci si può riunire in casa, anche tra parenti o vicini di casa, e celebrare i santi di cui si portano i nomi. Si possono leggere delle piccole storie dei santi, il significato etimologico dei nomi, distribuire delle immaginette… pregare e far pregare i bambini, invocando la intercessione dei santi di cui portano il nome, affinché il Signore ci custodisca dal male e ci faccia crescere nella via del Vangelo» si legge. E ancora, «si possono travestire i bambini da santi invece di truccarli da zombie o da streghe, trovate loro costumi che li trasformino per una sera in tanti piccoli San Francesco o San Giorgio, tante piccole Santa Rosalia o Santa Chiara… Passate una serata nella gioia. Non rispondete al suono del campanello e, fuori dalla porta, attaccate un cartello: “No Halloween. Non suonate. Siamo Cristiani e celebriamo la Vita”».
Senza dimenticare i cosiddetti “morticini”. «Auspicabile, inoltre, sarebbe il ritorno di una antica usanza siciliana di far trovare ai bambini, al mattino del giorno della commemorazione dei defunti, dei regali e dei dolcetti nascosti per la casa, dichiarando che a portarli durante la notte sono stati i parenti defunti. Era, per i nostri nonni, l'occasione per trasmettere in un modo gioioso la fede nella vita eterna, che i morti vivono in Dio, e ad incentivare i piccoli ad andare al cimitero, con tutta la famiglia, per pregare sulle loro tombe. Questa usanza, che ha molte similitudini con Halloween, non parla però di spiriti vaganti e terrificanti, di cadaveri viventi, ma solo di una vita eterna oltre la morte, di risurrezione nella carne, di comunione di santi, di intercessione reciproca in Dio».
E un’indicazione anche alla città intera, perché si colori invece di spegnersi nel nero della festa d’oltreoceano. «A tutti i sacerdoti e parroci e alle famiglie di buona volontà, proponiamo di affiggere sulle finestre, sui balconi o sulle porte, nelle case come nelle chiese, delle immagini o gigantografie di Santi a noi cari, come messaggio di pace e di luce che splende nel buio e nelle tenebre del mondo. Coloriamo la città non con il nero di Halloween, bensì con l'arcobaleno dei santi che ci chiamano a volgere lo sguardo verso l'alto, verso Colui che ha la vita e la dona in abbondanza per l'eternità».


Tracce di santità
Milano e Torino, dal canto loro, sono parimenti impegnate per non tradire il senso della giornata. La diocesi ambrosiana farà coincidere la data con il Giubileo diocesano degli adolescenti, che saranno invitati nella Basilica di Sant’Ambrogio (dove è presente la Porta Santa), per un percorso a tappe alla scoperta di Tracce di santità, come recita il titolo della proposta. L’idea è quella di organizzare una sorta di caccia al tesoro tra Sant’Ambrogio e i luoghi limitrofi più antichi, che hanno segnato la storia della Chiesa ambrosiana, alla ricerca di oggetti e immagini che rimandano a parole chiave della santità, cuore della vita cristiana. In Basilica i giovani potranno sostare in preghiera e venerare le spoglie di Sant’Ambrogio, avranno la possibilità di confessarsi, dialogare con alcuni vescovi ausiliari presenti, partecipare all’adorazione eucaristica e scegliere un gesto di carità. Esso permetterà agli adolescenti di riconoscere che nelle opere di misericordia il cammino di santità si definisce e viene «tracciato».
Sale in zucca
La diocesi piemontese, infine, replica un’iniziativa sempre di grande successo dal titolo provocatorio e ironico “Sale in zucca”, l’occasione per richiamare il senso cristiano di questa festa e non restare culturalmente passivi. Il consueto incontro diocesano per adolescenti e giovani della Notte dei Santi quest'anno punterà sulla proposta dell'arte, come linguaggio per annunciare la bellezza della santità. Da qui il titolo, smART NIGHT! La Notte dei Santi nella luce dell'Arte. Il 31 ottobre l'appuntamento sarà in un luogo di eccezione: il "Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea", presso il Castello di Rivoli, alle ore 20.30. La serata si articolerà in due momenti: il primo nelle sale del museo, attraverso alcune catechesi a partire dalle opere d'arte; il secondo, di festa e preghiera, presso il vicino Oratorio della Stella, con trasferimento a piedi, guidati dall'Arcivescovo Cesare Nosiglia.





