«Don Gabriele Amorth (1925-2016) è stato senza dubbio uno strumento di cui Dio si è servito per far riemergere, nella pastorale ordinaria della Chiesa, tutto ciò che riguarda la prassi esorcistica». Così, padre Francesco Bamonte, presidente dell’Associazione Internazionale degli esorcisti, in un’intervista esclusiva di Famiglia Cristiana ricorda la figura indimenticabile di don Amorth, deceduto a Roma esattamente cinque anni fa, il 16 settembre 2016. «Lui e padre Candido Amantini hanno contribuito alla edificazione di una corretta visione teologica circa il potere che Satana può esercitare nel mondo». Padre Amantini, che fu esorcista alla Scala Santa e di cui è in corso la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione, fu, a sua volta, a metà degli anni ’80 la prima guida di don Amorth, subito dopo la sua nomina a esorcista della diocesi di Roma da parte del Cardinale Vicario Ugo Poletti. 

Don Amorth emerge a distanza di tempo, dunque, come grande comunicatore, dentro e fuori la chiesa e grazie ai suoi tanti interventi alla TV e nei mezzi di comunicazione, sul senso del ministero esorcistico ma anche come raffinato teologo.

Nei servizi che Famiglia Cristiana pubblica nel numero dal 9 settembre in edicola e in parrocchia, oltre a presentare la “biografia autorizzata” dal titolo Don Amorth continua appena pubblicata da Edizioni San Paolo e scritta dal vaticanista de La Stampa Domenico Agasso jr, anche un’ampia intervista a don Matteo De Meo, esorcista della diocesi di San Severo, sul valore e la portata dell’esorcismo oggi.