Nell’anniversario della Strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, Emilia Romagna Teatro propone venerdì 1 agosto dalle ore 20.30 nel Chiostro dell’Arena del Sole di Bologna una lettura pubblica e collettiva che ripercorre i 45 anni trascorsi dal giorno dell’attentato fino alla recente sentenza della Corte di Cassazione, conclusione di uno dei capitoli più oscuri e dolorosi della nostra vita democratica.
85 d'Agosto Tempo di continuar a dire - il titolo è stato donato con grande generosità da Alessandro Bergonzoni - è una lettura corale realizzata da ERT in accordo con l’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage alla Stazione di Bologna del 2 Agosto 1980 e affidata a cittadine e cittadini, attrici e attori, rappresentanti delle Istituzioni e delle associazioni. Saranno letti passi significativi della sentenza, discorsi, biografie e testimonianze, selezionati grazie al contributo della storica Cinzia Venturoli. La regia della lettura pubblica è a cura di Davide Iodice, con musica dal vivo eseguita da Guido Sodo.
«L’iniziativa dell’ 1 agosto», dichiara il presidente Giuliano Barbolini «è un gesto civile e corale che Emilia Romagna Teatro promuove con profondo senso di responsabilità pubblica, nell’anno della sentenza definitiva che ha confermato mandanti ed esecutori della Strage del 2 Agosto. Un’iniziativa che nasce a Bologna ma che coinvolge, in maniera piena e convinta, tutte le città in cui la Fondazione opera – Modena, Cesena, Vignola e Castelfranco Emilia –, in un’unica e coesa adesione. La ferita della Strage riguarda l’intera comunità democratica del nostro Paese, è una ferita che interpella ciascuno di noi».

Un rito artistico e civile, aperto, condiviso e anche il primo segnale pubblico della nuova Direzione di Emilia Romagna Teatro, recentemente nominata nelle figure di Natalia Di Iorio, direttrice generale e Elena Di Gioia, direttrice artistica.
“Dare voce personale e collettiva è il primo atto simbolico e concreto che abbiamo voluto comporre – sottolineano Natalia Di Iorio e Elena Di Gioia – per unirci alla ferita del 2 Agosto che ha lacerato vite e destini individuali e della democrazia. Siamo vicine all’Associazione riannodando fili del linguaggio teatrale, del comporre memoria oggi. Apriamo le porte del Teatro nel segno della responsabilità di ERT di essere e voler essere sempre di più Teatro Pubblico. È profondo il legame tra il 2 Agosto e il linguaggio del Teatro, che per primo è stato chiamato a dare voce al dolore con l’indimenticabile Lectura Dantis di Carmelo Bene dalla Torre degli Asinelli, fino ad Antigone nelle città di Marco Baliani. Ancora una volta è il Teatro a riprendersi la sua voce: la sentenza definitiva, letta collettivamente per la prima volta, diventa un testo specchio della nostra memoria sulla Strage.
Con un grazie pieno allo staff di ERT, ai tantissimi artisti e artiste, Istituzioni, cittadini e cittadine che, nonostante i tempi brevi di preparazione, hanno accolto con straordinaria partecipazione questo nuovo inizio e questo invito”. 

“È un passo importante per la piena realizzazione di quel diritto alla verità che spetta non solo alle vittime e alle loro famiglie ma a tutto il popolo italiano su un fatto che ha rappresentato il più grave atto terroristico della storia della Repubblica Italiana»” così si è espresso il sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Balsamo, in occasione della sentenza definitiva che il 1 luglio 2025 ha condannato all’ergastolo l’ex terrorista di Avanguardia Nazionale Paolo Bellini, riconosciuto come uno degli esecutori materiali della Strage nella quale persero la vita 85 persone e oltre 200 rimasero ferite. La sentenza ha inoltre confermato — con nomi e sigle — la ricostruzione su mandanti, finanziatori e organizzatori. 
Un rito artistico e civile a cui hanno già aderito – e altre adesioni continuano ad arrivare — oltre 90 tra personalità artistiche, della società civile e cittadini.
Tra artisti, artiste e compagnie: Archivio Zeta, Pietro Babina, Tamara Balducci, Simona Bertozzi, Mariano Dammacco e Serena Balivo, Marco D’Agostin, Michele Di Giacomo, Vittorio Franceschi, Nanni Garella, Mariangela Gualtieri, Kepler-452, Marco Manchisi, Marco Martinelli e Ermanna Montanari, Fiorenza Menni, Eva Robin’s, Teatro dell’Argine, Teatro dei Venti, Teatro delle Ariette; tra scrittori e giornalisti Marcello Fois, Milena Gabanelli, Paolo Nori, Valeria Parrella, Alessandra Sarchi.
Tra esponenti delle Istituzioni i sindaci: Bologna - Matteo Lepore, Vignola - Emilia Muratori, Castelfranco Emilia - Giovanni Gargano; assessore-i alla Cultura: Regione Emilia-Romagna - Gessica Allegni, Modena - Andrea Bortolamasi, Cesena - Camillo Acerbi; assessore di Cesena: alla Scuola - Maria Elena Baredi e alle Politiche Giovanili e Università - Giorgia Macrelli.
I rappresentanti della società civile: Paolo Bolognesi e Paolo Lambertini dell’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage, Daria Bonfietti presidente dell'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e Alberto Capolungo presidente Associazione Vittime della Uno Bianca.
Tra le direzioni di istituzioni culturali: Cineteca di Bologna, Accademia di Belle Arti, Teatro Comunale di Bologna, Università di Bologna, festival e rassegne regionali.
Il coro di voci attraversa 45 anni, raccontando le biografie delle vittime — delle persone uccise e di quelle ferite — le testimonianze di chi era presente, il discorso pronunciato alla stazione nel 1981 da Torquato Secci, primo Presidente dell’Associazione, quello tenuto lo scorso anno da Paolo Bolognesi e i passi fondamentali della sentenza del 1° luglio 2025. Un racconto che restituisce pienamente il valore di un impegno costante e tenace: senza l’attività instancabile dell’Associazione, la verità sarebbe rimasta sepolta dai tanti depistaggi.
La lettura sarà inoltre occasione per ricordare l’immediata reazione della città, espressa durante i funerali in Piazza Maggiore dal Sindaco Renato Zangheri, con l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, al suo fianco in un composto silenzio. Le sue parole sono incise nel ricordo collettivo: «Ma noi bolognesi un impegno di fronte al Paese, alle memorie della Resistenza, all'avvenire, ai giovani, a coloro che in tutta Italia attendono ancora una volta la nostra risposta — e che da tanti paesi stranieri ci hanno inviato parole di pietà, di amicizia e di incitamento — un impegno severo e fermo vogliamo prenderlo. Sulla linea che divide la democrazia dall'eversione non arretreremo».
Anche le bacheche esterne dell’Arena del Sole esprimeranno un messaggio di vicinanza e adesione di ERT all’Associazione Vittime Strage 2 Agosto 1980, la cui lotta è oggi un esempio a cui guardare per costruire un orizzonte di consapevolezza e responsabilità civile. 
 



85 d'Agosto Tempo di continuar a dire è parte del programma delle iniziative per l’anniversario della strage promosso dal Comitato di Solidarietà alle Vittime delle Stragi insieme all'Associazione delle Vittime. Un estratto della lettura sarà trasmesso il 2 agosto da Rai Radio3, prima del concerto dell’Orchestra e del Coro del Teatro Comunale di Bologna in diretta da Piazza Maggiore.
L’immagine grafica è stata realizzata da Marco Vezzalini, del corso di Design grafico dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, nell’ambito del progetto Poster for the City a cura del professor Danilo Danisi.