"Ora sto bene". Così Gabriel Garko in conferenza stampa ha fugato i dubbi sulla sua presenza al Festival di Sanremo. L’attore 43enne, scelto da Carlo Conti nelle vesti di co-conduttore insieme a Virginia Raffaele e Madalina Ghenea, è rimasto coinvolto nell’esplosione della villa ligure che lo ospitava e in cui è morta l'anziana madre del proprietario della casa. Abbiamo parlato con lui solo pochi giorni prima dell’incidente.

Gabriel, perché Carlo Conti ha pensato proprio a lei?

«Penso perché ero esattamente la persona che meno ci si aspettava. In conferenza stampa è stata una grande sorpresa per tutti. E devo dire che lo è stata anche per me. Quando Carlo mi ha telefonato per farmi la proposta, io prima ho guardato il cellulare per verifi…care che fosse proprio lui, poi gli ho detto: Carlo, guarda che sono Gabriel Garko. Sei sicuro di non avere sbagliato numero?».

 Poi però ha deciso di impulso...

«Sì, sono una persona molto incosciente. È sempre stata una mia caratteristica e se non avessi avuto l’incoscienza forse non avrei scelto questo lavoro, che richiede sacrifi…cio».

Ora che state lavorando insieme, com’è il rapporto con Conti?

«La regola di base è la …fiducia. E poi Carlo vuole che ci sia una dose di divertimento. Una cosa fondamentale è che prima di cominciare Sanremo abbiamo avuto la possibilità di passare del tempo insieme per creare affi…atamento e un clima di con…fidenza, ingredienti indispensabili per condividere il palcoscenico».

Non sembra una persona ansiosa...


«So che arriverò al Festival molto agitato. Voglio però rimanere sereno, con il proposito di non interpretare un ruolo, non essere costruito, essere veramente me stesso».

Prima di questa esperienza, Sanremo per lei cos’era?

«Era un no categorico se mi avessero chiesto di farne parte. Invece è successo che ho detto sì. Ho imparato che nella vita non bisogna mai dire mai».

È vero che porterà sua madre al Festival?

 «In realtà lei non sarà con me a Sanremo, sarà tra il pubblico una sera. Con la mia famiglia ho un rapporto molto bello. La mia è una famiglia folle, particolare, molto affi…atata. Ho tre sorelle, io sono l’unico fi…glio maschio ma non sono stato il più viziato e coccolato. I miei mi hanno cresciuto facendomi restare con i piedi per terra, cercando di evitarmi false illusioni e senza mai puntare sul fatto che fossi un bel ragazzo, anzi, tutto il contrario».

Quanto è stata dura la gavetta?

«Considerando che ho cominciato a fare foto come modello a 14-15 anni, è stata lunga. Ho fatto anche tante rinunce. Ad esempio, da ragazzino non sono mai andato alle gite scolastiche con i miei compagni di scuola: una cosa che mi manca e che non potrò più recuperare, come tante altre cose. Ma questo mestiere non puoi farlo senza sacri…ci. E io non ho rimpianti, rifarei tutto quello che ho fatto».

Tornerà presto sul palcoscenico teatrale. Molti anni fa è stato lanciato a teatro da Luca Ronconi. Quanto è stata importante questa esperienza?

«Importantissima, mi ha formato molto nella recitazione. Lavorare con Ronconi è stato un onore e un piacere, lui è stato un genio, una grande persona. Ho un ricordo bellissimo di lui, di Mariangela Melato e Annamaria Guarnieri. Quanto al prossimo spettacolo, non posso anticipare molto, ma ci sarà una dose di autoironia».

Nella vita è autoironico?


«Sì, tantissimo, tutto il contrario di come sono quando vado in Tv».

Al di fuori del suo lavoro, quali sono le passioni che ama coltivare?


«Sono appassionato di cavalli, mi piace molto stare all’aria aperta, infatti abito in campagna. Amo gli sport estremi, pericolosi, quindi forse inizierò paracadutismo. E poi, adoro la compagnia delle persone, una cosa che si sta un po’ perdendo. Oggi si parla tanto via chat e per telefono. A me piace il rapporto umano, vivere le persone, guardarle negli occhi».