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Giovanni Pierluigi da Palestrina nacque cinquecento anni fa, nel 1525, a Palestrina ed è considerato uno dei più grandi musicisti del rinascimento europeo. Francesco Leineri è nato a Palermo nel 1990, si è laureato con il massimo dei voti in Composizione presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma e ha affinato il suo stile nel corso degli anni attraverso studi di direzione d'orchestra, musica elettronica e arti performative.
Come, dove e quando far incontrare Giovanni Pierluigi e Francesco? I due musicisti “dialogheranno” con la loro musica giovedì 6 novembre alle 21 al Teatro Argentina di Roma per l’apertura della stagione da camera della Accademia Filarmonica Romana. La musica del Rinascimento e quella del nostro tempo si incontrano per l’inedito progetto intitolato “Il Cantico dei Cantici”. Giovanni Pierluigi da Palestrina nel suo Quarto libro dei Mottetti composto nel 1584 sceglie il celebre testo biblico dedicato all’amore realizzando una delle versioni più affascinanti della storia della musica occidentale, sperimentando una nuova forma compositiva, a metà strada tra il mottetto sacro e il madrigale profano, caratterizzato da un variegato tessuto sonoro. Giovedì sera la musica di Palestrina si alternerà con i brani commissionati dalla Filarmonica a Leineri, che si ascolteranno in prima assoluta. Il musicista palermitano ha utilizzato per i testi sei lingue, fra le quali il greco antico e l’ebraico. I testi sono originali del compositore o liberamente rielaborati dalla Bibbia ebraica, Saffo, Guillaume Apollinaire e Juan de la Cruz.
"Nella mia partitura", spiega Leineri, " la musica di Palestrina emerge come una reminiscenza, come il ricordo di un valore antico, e il testo della Vulgata è adattato e ancor più universalizzato. Ho dipinto una figura androgina che fosse sia Amante che Amata, una passine conturbante che attraversasse indistintamente i generi, come il sangue che unisce la nascita e la morte di ciascuno di noi".
Una nuova, inedita combinazione, che vedrà sul palco l’Ensemble De Labyrintho formazione nata nel 2001 e divenuta in breve tra i gruppi vocali di riferimento nel repertorio rinascimentale, diretta dal suo fondatore Walter Testolin, il fisarmonicista Samuele Telari, la violoncellista Elide Sulsenti e lo stesso Leineri alle percussioni e live electronics.
“In questo nuovo progetto”, spiega Walter Testolin, “gli strumenti e la parte vocale dialogano con grande affinità: il violoncello ha una naturale vocalità; la fisarmonica condivide l’“aria” del suono, il pneuma; le percussioni rimandano alla pulsazione, fondamento implicito della prassi rinascimentale, mentre l’elettronica non sovrasta ma incornicia. La nostra scelta, dichiarata e condivisa, non è di ‘accostare due opere’, ma di farle maturare l’una dentro l’altra: la parte di Francesco Leineri germina dalle note di Palestrina, modificandone il tempo e le prospettive, e produce un risultato coerente, più che giustapposto”.
(nella foto di Bogdan Lupu: Francesco Leineri)



