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The help, in onda su Rai 1 stasera 12 novembre, è un film corale di donne, che mette insieme un cast eccezionale per raccontare le contraddizioni dell'America degli anni Sessanta quando nelle case dei bianchi benestanti le domestiche e bambinaie erano donne nere. Ma il perbenismo smaccatamente razzista cominciava a incrinarsi grazie al fatto che "Il vento della libertà comincia a soffiare”, come recita il sottotitolo del film. Siamo nel profondo Sud degli Stati Uniti (a Jackson in Mississi), un secolo dopo l'abolizione della schiavitù voluta da Abramo Lincoln, ma di fatto in un regime ancora di segregazione razziale. Alcune di queste domestiche stanche di ingiustizie e angherie da parte di molti datori di lavoro, accettano di raccontare a una giornalista la vita familiare delle “signore bene” della città, mettendo in ridicolo madri e mogli esemplari, smascherando cattiverie e ipocrisie. Ne nascerà un libro-scandalo che, tra le altre cose, racconterà a chi non vuole vedere e sapere la fatica, le rinunce e il dolore che le domestiche sopportano lavorando a volte lontane dai loro bambini, ma crescendo con grande affetto e attenzioni figli, spesso trascurati, dei ricchi.


Che cosa c'è di vero
Il film, scritto e diretto da Tate Taylor, è ispirato al libro L'aiuto (2009) scritto dalla sua amica d'infanzia Kathryn Stockett «Quando ho letto il suo manoscritto» ha dichiarato il regista, «ne sono rimasto conquistato. Sono rimasto colpito dall’autenticità di questa storia che racconta di due donne che insieme cercando di apportare un cambiamento nel Mississippi del 1963. Ho chiamato Kathryn e le ho detto: “È’ fantastico… non puoi lasciar perdere… verrà pubblicato. Se non lo sarà, ne farò un film”». Ha raccontato Taylor:«Questa è stata la nostra infanzia. Kathryn e io non siamo cresciuti come i personaggi del libro perché i nostri tempi erano gli anni Settanta. Ma le nostre due mamme erano single e dovevano lavorare. E anche loro, come le donne della storia, hanno dovuto farsi aiutare per crescere i loro bambini. A me e a Kathryn piace definire quelle donne che ci hanno allevato ‘co-mamme’. La mia si chiamava Carol Lee e la sua Demitri».


Un cast eccezionale
Per il suo ruolo della battagliera domestica Minnie Octavia Spencer si è aggiudicata molti premi, tra cui l'Oscar, il Golden Globe e il Bafta. Successivamente l'abbiamo vista in ruoli altrettanto forti in Il diritto di contare, La forma dell'acqua, Le streghe... Pur non essendo stato il suo primo film, si può dire che Emma Stone (Oscar per La La Land e per Povere creature!) sia uscita dall'anominato proprio grazie al suo ruolo di questa giovane giornalista contro i pregiudizi. Viola Davis invece non ha fatto che confermare il suo straordinario talento: è stata candidata quattro volte al Premio Oscar, vincendo alla terza occasione la statuetta come miglior attrice non protagonista per il suo ruolo in Barriere (2016). Nel 2023, con la vittoria del Grammy Award, Davis è stata la terza donna afroamericana nella storia che entra a far parte della cerchia ristretta di celebrità ad aver conseguito l'EGOT, cioè ad aver vinto i quattro premi principali nell'ambito dell'intrattenimento statunitense: l'Emmy per la televisione, il Grammy per la musica, l'Oscar per il cinema ed il Tony per il teatro.
Completano il cast una straordinaria Jessica Chastain, Sissi Spacek e Bryce Dallas Howard.



