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Gli anni della propaganda in vista della guerra, gli orrori di Hiroshima, la magia del teatro, l'allegria dei bambini dei quartieri più miseri, la bellezza della natura e l'atmosfera dei luoghi di culto. Sono tanti i momenti catturati dal fotografo Domon Ken (1909-1990), considerato il maestro del realismo giapponese, nel corso della sua carriera.
La sua opera si può ammirare, per la prima volta fuori dal Giappone, in una mostra bellissima al Museo dell'Ara Pacis di Roma. Sono esposte 150 fotografie, in bianco e nero e a colori, realizzate fra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento. Di Domon Ken si ammira non solo la tecnica, ma anche la volontà di ricercare un'immagine del tutto realistica, priva di drammaticità.
Sono memorabili le fotografie dedicate alla situazione di miseria nei villaggi di minatori del sud del Giapponese, con numerosi ritratti di bambini incontrati nelle strade. Sono di grande forza anche le immagini di Hiroshima, con i corpi delle persone segnati dalla conseguenze della bomba nucleare sganciata sulla città nel 1945. C'è anche una sezione dedicata ai ritratti di personaggi dell'arte e della cultura giapponese. fra questi spicca un bellissimo ritratto dello scrittore Yukio Mishima. Con l'arrivo delle pellicole a colori, dagli anni Sessanta Domon Ken realizza la serie "Pellegrinaggi ai Templi Antichi", un viaggio fra la natura, le architetture e le sculture buddhiste.
In Giappone è dedicato a Domon Ken un museo personale, realizzato nella sua città natale di Sakata, nel 2003.
La mostra fa parte del programma di eventi dedicati al 150° anniversario del primo Trattato di Amicizia e Commercio, firmato fra Italia e Giappone il 25 agosto 1866, con il quale furono avviati i rapporti diplomatici fra i due Paesi.
La Mostra è organizzata da Mondo Mostre Skira con Zètema Progetto Cultura. E' aperta tutti i giorni al Museo dell'Ara Pacis di Roma dalle 9.30 alle 19.30



