PHOTO


«Sì, ho trovato un prete per chiacchierar». Lo racconta Paolo Conte, parafrasando i versi di una delle sue canzoni più famose, Azzurro, nell'intervista rilasciata a Famiglia Cristiana in edicola mentre al cinema, dal 28 al 30 settembre, esce il documentario di Giorgio Verdelli dedicato alla sua carriera: "Paolo Conte, via con me". L'artista astigiano parla per la prima volta in modo aperto del suo rapporto con spiritualità. ''Ho trovato davvero un prete per chiacchierar, anzi un gruppo di sacerdoti, sono brasiliani giovani, simpatici e molto in gamba, sono parroci di paesi qui intorno, nell'Astigiano. Io e mia moglie andiamo da loro e parliamo di tutto in modo 'sportivo'''.
E aggiunge: "Un'altra vita è forse la canzone più religiosa che ho scritto. Parlo del Paradiso e di un evento molto terreno, la morte di mia madre'' . In riferimento al futuro che ci aspetta, ecco la sua risposta più inaspettata: "Penso ci sia bisogno di un Messia''.
Nell' intervista, il cantautore parla anche della sua passione giovanile per le auto e per lo sport, che gli hanno ispirato tante canzoni, da La topolino amaranto a Sparring Partner. E dice ''la partita di calcio più bella che ricordo è uno Juve-Milan del 1950. Finì 7-1 per i rossoneri e da allora tifo per loro. Ma ora sono indeciso se passare al Napoli o all'Atalanta''.



