Mission: Impossible – The Final Reckoning, presentato in anteprima fuori concorso al Festival di Cannes, sarà l’ottava apparizione di Tom Cruise nei panni di Ethan Hunt. L’ultima? È presto per dirlo, la realtà può riservare sorprese. Mission: Impossible è sempre stato speculare a 007, anche se con un numero ben inferiore di film (8 a 25). In No Time to Die il James Bond di Daniel Craig moriva sotto le bombe, ma la serie non si ferma, e adesso è caccia al nuovo agente segreto: sul volto sono aperte le scommesse. Allo stesso modo Mission: Impossible – The Final Reckoning potrebbe essere la danza definitiva di Tom Cruise, ma non delle missioni impossibili.

Qui a Cannes è stata una proiezione mirabolante, fluviale, con un’avventura di quasi tre ore che si rivela la più lunga del franchise. Si tratta della chiusura di un dittico, è il tassello mancante dopo Mission: Impossible – Dead Reckoning. Il protagonista deve sfidare l’ordine mondiale, lanciarsi in una corsa a perdifiato e giocare sul terreno dell’intelligenza artificiale. Sulla trama non vogliamo svelarvi troppo. È un’esperienza pirotecnica, spettacolare, in cui vivono anche i capitoli precedenti. C’è una forte malinconia, uno spirito che richiama le imprese passate, come quando nel primo Mission: Impossible, Hunt si calava appeso a un cavo in una camera di massima sicurezza piena di sensori. L’anima di Brian De Palma vibra ancora, anche se dietro la macchina da presa c’è Christopher McQuarrie.

Mission: Impossible è cambiato, è maturo. Si è fatto più attuale, politico. Guarda alle tematiche del nostro tempo, non si limita a essere un giro in giostra da centinaia di milioni di dollari (400 dichiarati). Gioia e dolore, passato e contemporaneo si mescolano in un’epopea piena di vigore.

Ma c’è uno sguardo intimista, una preoccupazione sul futuro, una determinazione non scontata nel mettere l’accento sui problemi di questi anni. Le luci si spengono, la musica composta da Lalo Schifrin risuona imperiosa. Il potere del cinema è unire i decenni, le generazioni, in un momento di condivisione che non conosce rivali. Hollywood mostra i muscoli, fa sognare gli spettatori, e regala un viaggio negli abissi pieno di adrenalina. Nei cinema dal 22 maggio.