Si celebra oggi, 13 febbraio, la quarta giornata mondiale della radio  per «celebrare l'importanza di questo strumento nella nostra vita quotidiana, ma anche a sviluppare il suo enorme potenziale per il futuro». Proclamata nel 2011 dall'Unesco, nasce su proposta della Spagna per sensibilizzare il grande pubblico e i media al valore della radio. 

Così si legge nelle motivazioni ufficiali: «Dalle novità al dibattito pubblico, attraverso la musica e l'intrattenimento, la radio ci affascina, informa e ci ispira come nessun altro mezzo. Ma la radio è molto più di informazione e intrattenimento su. Essa colpisce molte più persone in molti più luoghi che qualsiasi altro supporto. Essa rappresenta uno strumento di comunicazione essenziale per le comunità più remote in via di sviluppo, le regioni e le popolazioni vulnerabili, spesso senza altri mezzi per farsi sentire in tutto il mondo. Nessun altro mezzo di comunicazione ha, a quanto pare, la stessa portata "in tempo reale" all'interno di popolazioni e culture»

E ancora, «La radio, infine, è anche il media più capace di navigare nei nuovi spazi digitali che sfidano oggi tutti i canoni di informazione e comunicazione. Se le tecnologie come Internet, reti mobili e geolocalizzazione hanno sconvolto il quadro tradizionale del funzionamento multimediale, i giovani si pongono in prima linea nelle nuove tendenze, avvicinandosi alla radio sempre con grande entusiasmo».

QUALCHE NUMERO

Ci sono più di 2,4 miliardi di ricevitori radio e più di 51.000 stazioni radio di tutto il mondo. 

Anche nei paesi in via di sviluppo, almeno il 75% delle famiglie ha accesso alla radio.

Tra il 2006 e il 2013, i ricavi globali legati alla radio digitale sono in continua crescita, con un aumento 278-827 milioni di dollari. Ciò rappresenta un tasso di crescita annuale del 28%