PHOTO
Mia figlia ha 7 anni. Da quando è stata ricoverata tre anni fa a causa di una grave infezione che l’ha messa in pericolo di vita per qualche giorno, io vivo in uno stato di ansia continua.
Se mia figlia ha solo un semplice raffreddore, la mia testa comincia a partire per la tangente e io temo che quel banale sintomo possa nascondere chissà quale gravissima patologia…
Da circa un mese ho intrapreso un percorso con una psicologa, perché temo che la mia ansia possa ledere la sua tranquillità. Ma al momento non è cambiato nulla. Vorrei che lei avesse una formula magica per conquistare quella serenità che invece ho perso. So bene che non posso impedire ad alcuni avvenimenti di succedere, ma io vivo con la paura costante che essi accadano e che portino a conseguenze irreparabili. Come devo fare?
Giovanna
– Cara Giovanna, comprendo quanto forte debba essere la tua ansia di protezione verso la tua bambina. Del resto, probabilmente ciò che vi è accaduto qualche anno fa deve essere stato un evento ad altissimo impatto traumatico, per te che sei la mamma.
Mi piacerebbe avere una formula magica, ma la psicologia non produce interventi di magia, bensì aiuta ad acquisire consapevolezza e a tornare in controllo dei propri funzionamenti mentali, aiutandoci a mantenere in uno stato di regolazione le nostre emozioni, impresa che al momento a te appare impossibile.
Io so come ci si sente quando un figlio sta male perché sono papà di 4 figli e, di fronte ad alcune loro malattie, più volte ho percepito una grande paura e un profondo senso di impotenza che mi lasciava in balia delle mie emozioni.
Sono stati i miei figli a insegnarmi che a loro, nelle situazioni di difficoltà, non serve un adulto pieno di ansia e paura, ma un adulto consapevole e capace di controllarsi, che sa stare al loro fianco e li aiuta a comprendere che con le cure dei medici si farà tutto quello che serve per tornare a stare bene.
Nel tuo caso specifico, penso che potrebbe esserti utile verificare con la tua psicologa se alcune delle emozioni sperimentate durante la malattia della tua bambina qualche anno fa non siano ancora lì a disturbare il tuo presente.
Clinicamente, il tuo problema potrebbe essere legato a un disordine da stress post-traumatico. Se così fosse, potrebbe essere utile integrare la psicoterapia classica che stai effettuando, basata sul colloquio clinico con uno specialista, con qualche seduta di Emdr, un metodo psicoterapeutico che aiuta a desensibilizzarsi dai vissuti traumatici attraverso i movimenti oculari.
Può anche servirti aumentare le relazioni sociali e coinvolgerti in attività con altre mamme che ti aiuteranno a regolare la tua ansia e col loro esempio e vicinanza ti aiuteranno a capire come non accendere l’ansia in assenza di un motivo valido.





