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Non ce la faccio più con i rapporti sessuali con mio marito, lui vuole sempre e non si accorge che io patisco; ovvio che non gli dico niente: mi vergognerei troppo!!
MARINA
Leggi la risposta di Mariateresa Zattoni
– Ovvio per niente, cara Marina! Ma chi è tuo marito, il tuo nemico? Lo tratti come se fosse soltanto un egoista che pretende da te sesso, senza nemmeno accorgersi che tu ci stai male!
Una volta, cara amica, si era convinti che le donne dovevano “cedere” e basta. Cioè subire e subire senza fiatare. E purtroppo anche tanti “insegnamenti” della Chiesa colludevano su questo aspetto! Nella tua lettera mi dici che anche tua mamma “subiva” senza fiatare e che tua figlia – ora quindicenne – ha un ragazzino con cui fa sesso (tu l’hai spiata) alla grande... e non hai avuto il coraggio di dirle nulla!! Nessuno – per quel che capisco dal tuo scritto – pare dire qualcosa di nuovo e di bello sulla sessualità.
E forse tu stai per chiedermi: “Ma cosa c’è di bello?”.
È questo il punto: l’uso della sessualità nei rapporti coniugali non è per il proprio piacere, ma per il piacere dell’altro! Gira un mito che non si mette in discussione: “Il sesso è per il mio piacere!”. È così che esso diventa uso dell’altro, in maniera egoistica e solipsistica. Ma tu – che hai il coraggio di scrivere alla Posta del cuore – puoi cominciare a “educare” tuo marito: spiegagli come vuoi essere corteggiata, come vuoi nuovi “appuntamenti”, come l’intimità tra coniugi è una musica sacra, in cui ciascuno è disposto a far godere l’altro come dono di sé. Provaci. E fidati di te stessa… anche a costo di chiudergli la porta in faccia, se non ti ascolta!



