DANIELE Ammesso di riuscire a perdonare, si è poi tenuti a frequentare la persona perdonata, a mangiarvi insieme, a interessarsene? E se così questa entrasse ancora più in confusione?
Il perdono non è facile né scontato una volta per sempre. Non si cancellano d’incanto l’offesa e l’ingiustizia che domandano, invece, spiegazione nel limite del possibile. La via indicata dal Vangelo è la «correzione fraterna» che conduce, nel dialogo, a rendere consapevole anche l’offensore del suo gesto. Il perdono, da dare e da ricevere, è sostenuto dall’esperienza di essere perdonati. Se non arriviamo al perdono, sia pure per un percorso che ha i suoi tempi, come potremmo dire la grande preghiera dei figli e figlie di Dio, il Padre nostro? Per vivere bene la relazione, prima interrotta e ora ripresa, non ci sono ricette. È importante cogliere le occasioni che la quotidianità della vita presenta e che permettono di rispondere con autenticità e convinzione reciproca. L’amore, che ha condotto al perdono, è anche discreto per evitare sia la lontananza sia l’invadenza.