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NICOLA - Le stimmate che san Paolo dice di portare nel suo corpo sono simili a quelle di santi come san Francesco?
La domanda nasce probabilmente dall’associare la parola “stigmate”, che effettivamente si trova nella Lettera ai Galati (Gal 6,17: «Io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo»), alle ferite nei piedi e nelle mani (a volte anche nel costato) che alcuni santi hanno ricevuto come segno dell’unione mistica con Cristo crocifisso. Paolo nella stessa lettera aveva sì scritto: «Sono stato crocifisso con Cristo» (2,20), tuttavia tale affermazione non va intesa in senso letterale ma figurato, per dire che è ormai totalmente unito con Cristo. I “contrassegni” (questo è il significato del greco stigma) o i segni visibili che Paolo porta sul corpo, non sono dunque quelli dei chiodi della crocifissione, ma quelli lasciati sul suo corpo dalle battiture, flagellazioni ecc., affrontate nel suo apostolato (cfr. 2Cor 11,23-27). In questo senso sono anche il “marchio” visibile sul corpo della sua appartenenza a Cristo, come uno schiavo al suo Signore (cfr. Gal 1,10).
La domanda nasce probabilmente dall’associare la parola “stigmate”, che effettivamente si trova nella Lettera ai Galati (Gal 6,17: «Io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo»), alle ferite nei piedi e nelle mani (a volte anche nel costato) che alcuni santi hanno ricevuto come segno dell’unione mistica con Cristo crocifisso. Paolo nella stessa lettera aveva sì scritto: «Sono stato crocifisso con Cristo» (2,20), tuttavia tale affermazione non va intesa in senso letterale ma figurato, per dire che è ormai totalmente unito con Cristo. I “contrassegni” (questo è il significato del greco stigma) o i segni visibili che Paolo porta sul corpo, non sono dunque quelli dei chiodi della crocifissione, ma quelli lasciati sul suo corpo dalle battiture, flagellazioni ecc., affrontate nel suo apostolato (cfr. 2Cor 11,23-27). In questo senso sono anche il “marchio” visibile sul corpo della sua appartenenza a Cristo, come uno schiavo al suo Signore (cfr. Gal 1,10).



