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DANIELA P. - Se durante la distribuzione della Comunione un’ostia cade a terra, il fedele può raccoglierla e assumerla o è un atto riservato al sacerdote?
Fin dal 1969, la riforma liturgica, ripristinando la più antica tradizione, dà la possibilità di ricevere la Comunione sulla mano. Pertanto, contrariamente alla prassi invalsa a partire dal IX secolo, anche un fedele laico può oggi toccare il pane consacrato. Se un’ostia cade inavvertitamente a terra, anche il fedele laico può raccoglierla se non la raccoglie prima il sacerdote. Se c’è un problema riguarda piuttosto cosa fare con quell’ostia: distribuirla ancora o metterla da parte? Dipende dalle circostanze. Se, per comprensibili ragioni igieniche, non sembrasse opportuno consumarla né da parte del sacerdote né da parte del fedele, si potrà metterla da parte e poi deporla a consumare in modo naturale nel “sacrario”, luogo dove si custodiscono anche gli oli santi che ogni anno si cambiano.
Fin dal 1969, la riforma liturgica, ripristinando la più antica tradizione, dà la possibilità di ricevere la Comunione sulla mano. Pertanto, contrariamente alla prassi invalsa a partire dal IX secolo, anche un fedele laico può oggi toccare il pane consacrato. Se un’ostia cade inavvertitamente a terra, anche il fedele laico può raccoglierla se non la raccoglie prima il sacerdote. Se c’è un problema riguarda piuttosto cosa fare con quell’ostia: distribuirla ancora o metterla da parte? Dipende dalle circostanze. Se, per comprensibili ragioni igieniche, non sembrasse opportuno consumarla né da parte del sacerdote né da parte del fedele, si potrà metterla da parte e poi deporla a consumare in modo naturale nel “sacrario”, luogo dove si custodiscono anche gli oli santi che ogni anno si cambiano.



