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Caro padre, nonostante petizioni che hanno raccolto decine di migliaia di fi rme, numerose lettere scritte dai cittadini al sindaco e all’arcivescovo di Milano, il 9 aprile si è tenuto il concerto del gruppo polacco Behemoth, supportato da due band dai nomi blasfemi irripetibili, che oltraggiano fi no all’inverosimile la Santissima Trinità, la Vergine Maria e la Santa Messa. La cosa più sconcertante è stata l’assenza totale della Chiesa locale e l’assordante silenzio della Santa Sede. Da tale debolezza gli odiatori seriali del Cristianesimo traggono un enorme vantaggio.
MARA IAPOCE
Cara Mara, il concerto satanico che, nonostante le proteste e una raccolta di firme, si è tenuto a Milano qualche settimana fa era pieno di ragazzi. Non è una bella notizia.
Don Gabriele Amorth diceva che il rock satanico è una forma diffusa per trasmettere ai giovani, i più attratti, le tre regole del satanismo: fai tutto quello che vuoi, nessuno ha il diritto di comandarti, tu sei il dio di te stesso.
Il rock satanico veicola spesso messaggi tratti dai manuali delle messe nere, dello spiritismo e dell’occultismo in cui si invoca Satana. Come? Attraverso inni al principe delle tenebre, magari contenuti in poche parole, o pronunciate al contrario, o in immagini istantanee proiettate su uno schermo che istigano in modo subliminale gli ascoltatori alla violenza, al suicidio, alla perversione sessuale, alla rivolta contro lo Stato, l’ordine sociale, la Chiesa, Dio.
Si tratta di una musica contagiosa, che dà senso di allegria, del pieno possesso di sé stessi, della piena e illimitata libertà contro ogni forma di autorità: genitori, insegnanti ecc.
Riguardo ai rischi spirituali, se pure don Amorth non aveva avuto casi conclamati di possessione diabolica, segnalava il rischio di altri disturbi, come vessazioni e ossessioni diaboliche.
In questi casi l’esercizio della riparazione, con la celebrazione di Messe, rosari ecc., è meritorio. Ma pretendere crociate della Chiesa sarebbe controproduttivo: contribuirebbe solo a promuovere l’evento senza raggiungere il loro scopo.
Conta di più fare formazione e informazione. E di più ancora, appunto, pregare.



