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Buongiorno direttore, scrivo per due fatti che ultimamente mi hanno creato disagio. Giorni fa ho visto sul treno un ragazzo vestito di nero con appesa al collo una croce all’ingiù, ma non perché si fosse rovesciata, proprio perché agganciata in questo modo. Oggi nella vetrina di una pasticceria ho visto dei biscottini a forma di bara con tanto di croce per Halloween. Che dire? E.B.
I segni che manifestano una sorta di nichilismo strisciante, quando non proprio di esplicito satanismo, si moltiplicano nei tatuaggi, negli ornamenti e negli indumenti che soprattutto i giovani indossano. Non so quanto loro, che sempre meno possono contare su una solida formazione cristiana, siano consapevoli della simbologia legata a tali simboli (la croce rovesciata, per esempio, promuove i valori rovesciati del cristianesimo). In ogni caso scherzano con il fuoco, perché favoriscono dentro e intorno a loro un ambiente spirituale negativo, che quanto meno non li aiuta a vedere con speranza il futuro. Su questa tendenza culturale non possiamo come credenti non interrogarci



