Caro don Stefano,

mia mamma Giovannina, di 97 anni, legge ogni settimana la “sua” rivista preferita, Famiglia Cristiana, e siccome rimpiange di non aver potuto accedere agli studi per la povertà della sua famiglia, ora legge molto e scrive molto.

Ricorda in modo veramente incredibile tutto quello che riguarda la sua infanzia e gli insegnamenti ricevuti, in particolar modo le preghierine di quando era bambina.

È molto decisa nel voler scrivere a lei i suoi ricordi e, infatti, le ha già scritto a gennaio di questo 2024 con una preghiera. Le mando ora un’altra preghiera con il suo commento:

«Questa piccola preghierina all’Angelo Custode mi fu insegnata quando avevo 6 anni dalla mia cara zia Annetta, al tempo di 33 anni. Io ora ne ho 97, ne è passata di acqua sotto i ponti e io sono ancora qui.
Eccola:
“Angioletto del mio Dio, chi ti veglia sono io,
quando corri e quando dormi, sempre sempre son con te”
».

MARINA DE ROSSI – LIMENA (PD)


Cara mamma Giovannina,

con grande gioia condivido con i nostri lettori e le nostre lettrici la preghiera all’Angelo custode che ti fu insegnata da piccola e che ci trasmette l’antico e sempre nuovo s a p o r e delle cose divine, eterne perché semplici.

La fede si apprende sulle ginocchia della nonna, ama ripetere papa Francesco. Ma anche quelle della zia vanno benissimo. L’importante è che ad ascoltarle ci sia un bambino o una bambina, che con il loro animo semplice imparano a vedere quello che da adulti un po’ si dimentica crescendo:

l’opera della Provvidenza nella nostra vita, di cui l’angelo custode è la prima traccia intuitiva.

Sentirne la compagnia, invocarlo nel tempo faticoso e ringraziarlo in quello bello è un modo straordinariamente semplice e attuale di rivolgersi all’Altissimo e di sentire già da ora quella comunione con Lui e con le creature angeliche, con cui un giorno condivideremo l’Amore che non avrà mai fine.

Giovannina, hai avuto una grande grazia, che sicuramente avrai trasmesso ai tuoi figli e nipoti.

Lode a Dio!