Mt 12,46-50 - Presentazione della Beata Vergine Maria - Memoria - (21 novembre 2025)

L’inaspettato gesto che Gesù compie nella pagina del Vangelo di oggi ci interroga: qual è il mercato che abbiamo costruito dentro di noi? Quali contrattazioni silenziose facciamo con Dio? Quante volte pensiamo che bastino gesti religiosi per acquistare tranquillità, mentre il cuore rimane lontano da una vera conversione?

Gesù rovescia perché vuole liberare. Toglie ciò che ingombra per restituire lo spazio dell’essenziale. E a volte le crisi, le rotture, le cadute non sono altro che il suo modo di ribaltare i tavoli che ci impediscono di incontrarlo davvero. Il Vangelo dice che dopo questo gesto Gesù “insegnava ogni giorno nel tempio”.

È come se volesse dire che la purificazione non è un atto isolato, ma un cammino. Il vero cambiamento non nasce dalla forza, ma dall’ascolto quotidiano di una parola che rimette insieme ciò che era sparso. Perché il cuore diventa casa di Dio quando smette di essere confuso e torna a essere disponibile.

La liturgia oggi ci fa meditare questo brano anche alla luce della Presentazione di Maria al Tempio: una ragazza che offre se stessa non per calcolo, ma per amore. Maria non porta nulla da scambiare: porta solo la sua libertà. Ed è proprio questa povertà che la rende tempio vivo, luogo dove Dio può abitare senza ostacoli. Forse la purificazione di cui abbiamo bisogno è proprio questa: tornare a essere offerta, non scambio; disponibilità, non contrattazione.

Gesù purifica il tempio per farci capire che siamo fatti per un’inabitazione. Maria, presentandosi, ci mostra come si diventa tempio: lasciando spazio a Dio. E quando Lui trova spazio, la nostra vita torna ad essere casa e non mercato. Come sarebbe bello se ogni giorno lasciassimo qualche minuto di spazio a Dio. Quante cose cambierebbero. 

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