Nella pagina del Vangelo di Giovanni di oggi sono contenute delle parole preziose di Gesù: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Tutti vorremmo essere liberi, cioè vorremmo smettere di sentire la vita, con le cose che ci accadono, come una realtà che ci opprime, che ci costringe, che ci limita nelle nostre scelte. La libertà che è venuto a portare Gesù non ha nulla a che vedere con l’oppressione dell’impero romano, ne tanto meno con le semplici circostanze. Egli è venuto a portarci un livello di libertà che rimane intatto in ogni situazione. Potremmo chiamare questa libertà, libertà interiore. Essa consiste nella capacità di non dipendere più da ciò che accade fuori di te, ma ti fa vivere a un livello di pace e gioia che niente e nessuno possono turbare. Non significa smettere di soffrire o rimanere indifferenti a ciò che ci accade fuori, ma significa non essere più messi in discussione nella nostra parte più profonda, quella che ci fa restare in piedi davanti alle circostanze. Possiamo essere turbati ma non più disperati. Potremmo soffrire ma non fino al punto di maledire la vita. Potremmo non capire tutto ma senza pensare che nulla vale più la pena. Questa libertà è frutto di una frequenza con Gesù. Più stai con Lui e più cresce questa libertà interiore. In questo senso dovremmo dire che uno dei doni più belli della fede è proprio quello di generare persone libere così. Di questa libertà ha bisogno il mondo perché troppo spesso il mondo che viviamo è sempre più democratico ma manca della libertà basilare che è appunto la libertà interiore.
«Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi»
Giovanni 8,31-42
28 marzo 2023 • 16:30
Giovanni 8,31-42




