Gv 21,15-19 - Venerdì della VII settimana di Pasqua (17 maggio 2024)

“Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro”. Non vorrei iniziare questa breve meditazione sul vangelo di oggi dando l’impressione di voler fare della facile ironia, ma sono estremamente convinto che in questo dettaglio iniziale dell’affascinate dialogo tra Gesù e Pietro, ci sia una verità non trascurabile.

La prima volta che Gesù incontra Pietro, lo incontra con le reti vuote. Non aveva pescato nulla per tutta la notte. In quell’esperienza di fallimento e delusione sarebbe stato abbastanza facile per Gesù proporre a Pietro di lasciar perdere la rete e le barche e mettersi invece a seguirLo. Ma Gesù non agisce in questo modo approfittando del momento di fragilità di Pietro. Prima lo rimanda a pescare. Prima gli riempie le reti di pesci. E solo davanti a quelle reti piene gli propone di lasciare tutto e di seguirlo.

Allo stesso modo oggi Gesù non parla a Pietro a stomaco vuoto. E quel vuoto è simbolico anche dell’esperienza che forse Pietro stava vivendo fin dal momento in cui aveva rinnegato Gesù. Aveva già incontrato il Risorto, ma forse gli era rimasto addosso l’amaro in bocca per quella caduta la notte in cui arrestarono il Maestro. Gesù non parla sfruttando il vuoto di Pietro. Prima gli riempie lo stomaco poi gli rivolge la parola. Certamente non sarà stata questa l’intenzione dell’evangelista che ci racconta quest’episodio, ma mi piace pensare che in questo dettaglio ci sia una lezione importantissima per ognuno di noi.

Dio non approfitta della fragilità della gente come spesso fanno millantatori e imbroglioni. Non usa il vuoto di una persona per tirarla dalla propria parte. Dio è Colui che ci ridona dignità proprio perché prima ci ridona pienezza e poi ci provoca domandando qualcosa. E quella domanda ha davvero così il sapore della scelta e non del ripiego. Non si sceglie Dio per ripiego, ma si sceglie Dio lasciando anche cose importanti, e ciò perché si intuisce che in Lui c’è il meglio. “«Simone di Giovanni, mi ami?». (…) Pietro gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle»”.

Vai alle LETTURE DEL GIORNO